Coronavirus, Brusaferro (Iss): “I casi diminuiscono in tutte le Regioni, anche in Lombardia”

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La curva epidemiologica continua a decrescere, dice il presidente dell'Iss. E lancia l'allerta sui Navigli: "Le aggregazioni sono sicuramente pericolose" Share on facebook Share on twitter Share on whatsapp Share on email Share on print


ROMA – “Progressivamente stiamo andando verso un numero di casi molto basso un po’ in tutte le regioni, anche nella stessa Lombardia si sta ‘schiarendo’ il colore dei quadratini che segnalano giorno dopo giorno il numero di casi segnalati”. Così il presidente dell’Istituto superiore di Sanità, Silvio Brusaferro, durante la conferenza stampa odierna sull’analisi dell’andamento epidemiologico e aggiornamento tecnico-scientifico del Covid-19.

“Ci sono regioni con circolazione del virus un po’ più significativa- ha proseguito Brusaferro- regioni con circolazione intermedia e regioni ancora a bassa circolazione”.

“La curva epidemiologica- prosegue ancora Brusaferro- va decrescendo sia in termini di casi e diagnosi sia di sintomi. È un segnale che prosegue“.

“PROSSIMA SETTIMANA DATI SU ANDAMENTO CASI DOPO RIAPERTURA”

“Solo la prossima settimana sarà possibile avere i dati relativi all’andamento dei casi nei primi giorni dalla riapertura che dal 4 maggio hanno segnato l’inizio della fase 2”, afferma Brusaferro. “Dall’analisi settimanale della cabina di regia tra ministero e Regioni- ha proseguito Brusaferro- si potranno fare ragionamenti per decidere misure successive”.

“SU 2.400 MORTI MAGGIORANZA HA COME PRIMA CAUSA INFEZIONE”

“Dal punto di vista della letalità i dati sono confermati rispetto all’incidenza soprattutto nelle fasce d’età più elevate. Su 2.400 deceduti, la maggioranza ha come prima causa infezione da Covid-19, mentre il 12% ha cause che si sono sovrapposte”, spiega ancora il presidente dell’Iss.

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“NAVIGLI? APERITIVI PERICOLOSI, RISCHIO RIPRESA”

“Le aggregazioni e gli aperitivi sono sicuramente situazioni pericolose, siamo ancora in una fase delicata. Se molliamo proprio adesso rischiamo una ripresa dell’epidemia“. È questo il commento di Brusaferro sulle immagini diffuse dagli organi di stampa sui Navigli, tornati ieri affollati nell’ora dell’aperitivo milanese.

“DIFFICILE PENSARE TORNARE A RIEMPIRE STADI”

“Sarà difficile pensare di tornare a riempire gli stadi. Si tratterebbe di un grande affollamento di persone, un raduno di massa che nella fase attuale dell’epidemia non può essere preso in considerazione”. Così il presidente dell’Istituto superiore di Sanità Brusaferro sul tema degli stadi. “Il Comitato tecnico-scientifico sta valutando i protocolli da seguire e quando ci sarà completezza sui dati disponibili, il Cts prenderà una posizione”.

Brusaferro ha quindi ricordato che “è stato consentito l’allenamento individuale. Valutando l’andamento epidemiologico e guardando i protocolli che ci vengono sottoposti, cercheremo di dare una risposta appropriata e sostenibile. Tenendo conto che viviamo in un contesto europeo dobbiamo cercare di armonizzarci”.

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