Corbezzolo, moringa e biancospino: sui terreni confiscati alla mafia, nasce la foresta edibile in cui puoi adottare gli alberi (e raccoglierne i frutti)

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Una “agroforesta” e un bosco edibile nel bel mezzo di un terreno confiscato alla mafia. Accade in Sicilia, dove due cooperative hanno avviato un progetto speciale: la “Food Forest”, ossia la produzione agricola sostenibile attraverso la “foresta commestibile”. Un programma di riqualificazione grazie al quale chiunque potrà adottare alberi e piante, prendersene cura e raccoglierne i frutti. Per il progetto è partita una campagna di crowdfunding.


Siamo a Partinico, a due passi da Palermo, quel magnifico borgo di cui vi avevamo già parlato, e il terreno riqualificato è fondo Parrini, un fazzoletto di terra confiscata di cinque ettari attaccata a borgo Parrini e che dal 1998 è stata affidata alla cooperativa sociale NoE (No Emarginazione).

A Partinico c’è un meraviglioso borgo siciliano con le case colorate ispirate a Gaudì

In questi magnifici luoghi, il progetto “Food Forest” ha messo le radici grazie alla collaborazione tra la cooperativa Noe e la cooperativa agricola di Camporeale Valdibella, che opera nel campo della coltivazione e successiva trasformazione e vendita di prodotti biologici, insieme con l’associazione svizzera Crowd Container che si occupa della creazione di una rete di consumatori e produttori che praticano agricoltura etica e sostenibile e che ha lanciato il crowdfunding in Svizzera (conta di raccogliere 60mila euro entro il 20 novembre 2020).

food forest

©Crowd Container

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©Crowd Container

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©Crowd Container

Agricoltura sostenibile, ottimizzazione delle risorse idriche tramite un biolago e non solo gli obiettivi: le due cooperative mirano anche a gestire la vegetazione esistente, in particolare dei rovi, ad inserire nuovi elementi e, soprattutto, a creare una filiera in cui chi produce e chi mangia dialogano in maniera diretta.

Il lavoro di rete porta sicuramente a buoni risultati, non solo dal punto di vista agricolo ma anche sociale ed ambientale – dice uno dei soci della cooperativa NoE Ninni Conti. Sicuramente ci sarà un aumento occupazionale importantissimo considerando il momento storico che stiamo vivendo e il luogo in cui ci troviamo. Siamo arrivati quasi a metà della raccolta per avviare questo progetto pilota e per tutti noi è una grandissima opportunità”.

food forest

©Crowd Container

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©Crowd Container

Il tipo di agricoltura in cui noi crediamo è quella cooperativistica, con tanti piccoli protagonisti, gli agricoltori in un assetto democratico, senza grandi industrie o grande distribuzione”, sostiene Massimiliano Solano, presidente della cooperativa sociale Valdibella di Camporeale.

Comunità si nasce, certo… a volte.Ma si può anche diventare, basta trovare un centro comune, come un falò che scalda…

Posted by Cooperativa Agricola Valdibella on Friday, November 6, 2020

Il crowdfunding

Il crowdfunding partito il 20 ottobre si concluderà il 20 novembre a quel punto si organizzerà la Food Forest.

In una parte del terreno verranno consociate:

food forest

©Crowd Container

In un’altra zona verranno piantati:

  • ulivi
  • noci
  • asparagi
  • e una linea di siepe di biodiversità con funzione addizionale di frangivento e protezione incendi

Ci sarà infine anche una piantagione di Passiflora edulis.

Anche dall’Italia si può contribuire con una donazione da QUI.

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