Caso Massaro, i nonni incatenati al tribunale di Roma

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La mamma: "Per mio figlio curatore e obbligo di Tso, ennesimo decreto scempio" Share on facebook Share on twitter Share on whatsapp Share on email Share on print


ROMA – “Avete distrutto una famiglia perbene”. Inizia così il post con cui Laura Massaro ha condiviso stamattina la foto di sua madre, incatenata al Tribunale dei minorenni di Roma. Obiettivo della dimostrazione dei “nonni materni” è “protestare contro l’ennesimo scempio di decreto provvisorio che introduce per mio figlio anche la figura del curatore e lo obbliga a Tso presso reparto di neuropsichiatria”. Durante l’azione la nonna materna mostrava un cartello con scritto: “Vittime di malagiustizia. Intervenga il ministro Bonafede. Ispezioni al Tribunale dei Minori di Roma”.

Laura Massaro, che da mesi lotta contro l’allontanamento del suo bambino assieme ai suoi genitori, denuncia: “Non si fermano neppure mentre c’è in corso l’ispezione della Commissione parlamentare sul femminicidio che ha richiesto gli atti. Nulla, loro vanno avanti finché non avranno distrutto mio figlio e non me lo avranno sottratto. Da oggi in poi ci saranno video esplicativi di ogni illecito e nefandezza perpetrata a nostro danno e soprattutto a danno di mio figlio, visto che in tribunale da sette anni ogni prova ed evidenza dei fatti viene ignorata. Hanno denunciato anche il mio avvocato per inibire il mio diritto di difesa. Siamo accerchiati e soli- continua la mamma- Sono due anni che mando segnalazioni al ministero della Giustizia e a tutti gli organi istituzionali, Presidente della Repubblica compreso, senza alcun esito. Anzi, ad ogni nostra denuncia la situazione è degenerata. Ditemi che reato la famiglia Massaro ha commesso per essere trattati peggio dei mafiosi e perseguitati dal Tribunale dei minorenni”.

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Solidarietà alla donna è stata espressa su Facebook dalla deputata Veronica Giannone, segretaria della Commissione Infanzia e Adolescenza, che sta portando avanti un lavoro di studio e di analisi sull’alienazione parentale, con interrogazioni parlamentari sui casi di alcune madri che rischiano di perdere i figli o li hanno già persi. “Da questa mattina i nonni materni di un bambino meraviglioso, che ha sempre espresso la sua volontà, il suo pensiero, ma costantemente inascoltato da chi avrebbe dovuto tutelarlo insieme alla madre, che da sempre si prende cura di lui, sono incatenati al Tribunale dei Minorenni di Roma per protestare contro l’ennesimo scempio di decreto provvisorio che introduce per questo bambino anche la figura del curatore, oltre al tutore, i servizi sociali, educatori, psicologi, ecc. e lo obbliga a Tso presso reparto di neuropsichiatria in un ospedale lontano 40/50 km da casa- scrive Giannone- Fermiamo questi abusi di potere, questa crudeltà nei confronti dei bambini per interessi economici personali. Fermiamo questo business vergognoso. Serve unirsi con un unico obiettivo: tutelare i nostri figli”.

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