Bonus Terme: come funziona, quando richiederlo e dove trovare l’elenco delle strutture accreditate

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Da fine ottobre disponibile il ‘Bonus Terme’, un incentivo di valore pari a €200 per usufruire di servizi negli impianti termali. Ecco come fare per ottenerlo, quando richiederlo e dove sarà possibile trovare l’elenco delle strutture accreditate .


Il Ministero dello Sviluppo Economico (MISE) ha previsto un nuovo incentivo (nell’ambito dei cosiddetti ristori alle categorie economiche maggiormente colpite dall’emergenza sanitaria, come previsto dall’articolo 29-bis del decreto-legge n. 104 del 2020) finalizzato a sostenere l’acquisto da parte dei cittadini di servizi termali presso gli stabilimenti termali accreditati.

Il Bonus Terme è un’agevolazione economica di valore massimo di € 200,00, di cui i cittadini potranno beneficiare negli stabilimenti termali: esso coprirà fino al 100% del servizio acquistato; se il costo del servizio supera il tetto massimo del bonus, la parte eccedente sarà a carico del cittadino. Per questo incentivo sono stati stanziati 53 milioni di euro.

Diversamente da altri tipi di incentivi stanziati dal governo in questi mesi di pandemia che prevedono limitazioni economiche (come ad esempio il Bonus Vacanze), il Bonus Terme è rivolto a tutti i cittadini maggiorenni e residenti nel nostro paese, senza limiti di ISEE e senza limiti legati al nucleo familiare. L’unico vincolo per il suo utilizzo è il fatto che questo va utilizzato in un’unica volta, senza possibilità di ripartirlo in più servizi. (Leggi anche: Bonus Vacanze 2021 “potenziato”: sconti anche in agenzie di viaggio)

Quali terme accreditate per il bonus?

Il cittadino dovrà prenotare i servizi termali presso uno stabilimento termale accreditato di sua scelta (l’elenco degli stabilimenti termali accreditati sarà disponibile sui siti internet del Ministero e di Invitalia, nel momento in cui scriviamo non è stato ancora reso noto). 

Come funziona il bonus?

La prenotazione dovrà essere effettuata presso lo stabilimento termale prescelto, che provvederà a rilasciare l’attestato di prenotazione, e avrà un termine di validità di 60 giorni dalla sua emissione; i servizi prenotati dovranno essere usufruiti entro tale termine.

L’ente termale presso il quale il cittadino ha fruito i servizi termali provvederà a richiedere a Invitalia, mediante apposita piattaforma informatica, il rimborso del valore del buono utilizzato dal cittadino.

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Fonte: Ministero dello Sviluppo Economico

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