Binetti: “Meno di un terzo le donne nel governo, leadership al bivio”

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ROMA – “Campeggia su tutti i giornali il mancato riconoscimento della leadership femminile, soprattutto in partiti come il Pd, storicamente, ma forse solo formalmente, schierati a sostegno di un femminismo storico. Pesa il fatto che nel nuovo Governo Draghi le donne ministro solo meno di un terzo, con un percentuale ancor più bassa se si considera proprio le ministre che provengono dalla Politica. Di leadership al femminile, declinata soprattutto nel contesto politico, si parla nell’ultimo libro da me pubblicato solo poche settimane fa. Il libro tratteggia un profilo di luci ed ombre, di ostacoli non ancora superati e di qualità non ancora abbastanza riconosciute proprio da quei leader-uomini che fanno ancora il bello e il cattivo tempo in fatto di candidature e di successivi riconoscimenti”. Lo afferma la senatrice Paola Binetti, UDC, autrice del Libro ‘La leadership femminile, modelli e qualità oltre le quote rosa’. “Da tempo- spiega la senatrice- era stata programmata una presentazione del libro in Senato con alcune tra le leader storiche dei vari partiti: Valeria Fedeli, Teresa Bellanova, Paola Taverna, Isabella Rauti, Annamaria Bernini e Maria Pia Garavaglia. Proprio di questo parleremo venerdì prossimo dalla Sala Stampa del Senato e l’evento sarà messo sui canali del Senato, data l’impossibilità di far partecipare un folto gruppo di donne che avevano già dato il loro assenso all’evento. Ma oggi, proprio oggi, in una sorta di terra di mezzo, tra le nomine già fatte delle ministre e quella ancora da fare di viceministri e sottosegretari, è interessante affrontare il problema del rapporto tra Donne e Potere politico. Gli stereotipi sono davvero duri a morire“.


L’impegno politico delle donne in tutti i partiti “è sotto gli occhi di tutti- prosegue Binetti- la loro leadership in ambito sociale è confermata da fatti reali di competenza e di servizio effettivo ed efficace, ma non sembra essere sufficiente per aspirare a ruoli che vadano oltre il famoso soffitto di cristallo. Vediamo se sarà sufficiente per collocarsi ad un livello appena inferiore come quello dei viceministri o dei sottosegretari. O non basterà neppure per arrivare lì”.

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“Quel che è certo- aggiunge- è che esiste uno stile di leadership diverso e che offrire pari opportunità a uomini e donne significa arricchire l’intero panorama politico e sociale di nuove competenze, caratterizzate da quella trasversalità che fa delle soft skills la merce più preziosa richiesta in Aziende e Imprese di ogni tipo. La concretezza del saper risolvere problemi, senza crogiolarsi in discussioni spesso brillanti, ma senza costrutto reale. La politica delle donne è soprattutto questo: Problem solving, in una logica di creatività davanti alla quale certi ostacoli si sciolgono perché non sono alla ricerca di auto-affermazione, ma solo da una logica di servizio efficace e semplificato”, termina Binetti.

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Da Dire.it

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