#Atuttomondo: le principali notizie dall’estero

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A cura dell’Università degli Studi Internazionali di Roma – UNINT, frutto del lavoro congiunto di studentesse e studenti della Facoltà di Interpretariato e Traduzione e del blog di Ateneo Share on facebook Share on twitter Share on whatsapp Share on email Share on print


ROMA – #ATUTTOMONDO. Questo il titolo della rassegna stampa internazionale dell’Università degli Studi Internazionali di Roma – UNINT, frutto del lavoro congiunto di studentesse e studenti della Facoltà di Interpretariato e Traduzione e del blog di Ateneo. In collaborazione con l’agenzia Dire, ogni martedì e venerdì verrà diffuso sulla rete nazionale delle agenzie, sul sito e social della Dire.

Il 3 maggio sarà revocato lo stato di emergenza dichiarato dal Presidente della Repubblica portoghese Marcelo Rebelo de Sousa lo scorso 18 marzo ed il Paese si avvierà alla riapertura progres-siva di attività e servizi. Ad oggi, molte testate giornalistiche italiane ed estere rendono chiaro il fatto che il Portogallo è il miglior esempio europeo nella lotta contro il Covid-19.
Secondo uno studio dell’Eurostat, il Paese lusitano si piazza al terzo posto con ben il 21,8% (dietro l’Italia con il 22,8% e la Grecia con il 22%) per tasso di popolazione over 65. Considerando che la popolazione anziana è a più alto rischio di contagio da coronavirus, come è possibile che il Portogallo abbia dei dati così bassi e sia uno dei primi Paesi ad uscire dall’epidemia?
Solo confrontando i dati dei due Paesi europei più colpiti dal virus, ovvero Spagna ed Italia (superati solo a livello mondiale dagli USA), emerge che il principale merito sia da attribuire al Governo che è intervenuto tempestivamente con valide misure restrittive.
Basti pensare che in Italia le scuole sono state chiuse il 5 marzo quando vi erano già 2500 casi, in Spagna il 12 marzo quando vi erano ben 2140 infetti, mentre il governo portoghese ha ordinato la loro chiusura il 16 marzo, quando i casi accertati erano solo 245.
Inoltre, i rispettivi Governi hanno dichiarato il lock-down totale in Portogallo il 18 marzo quando vi erano 448 casi, in Spagna il 14 marzo con 8000 contagi ed in Italia il 10 marzo con 9000 casi accertati.
Un altro elemento importante è stato la collaborazione tra i partiti di maggioranza ed opposizione nella gestione della crisi. Il 23 aprile, in Parlamento il leader della PSD Rui Rio ha dichiarato “Stiamo affrontando un’emergenza nazionale e c’è bisogno di unità, solidarietà e senso di responsabilità nel nome dell’interesse nazionale. In questo momento non siamo in mano a un governo del partito avversario, siamo in mano al governo del Portogallo, che tutti dobbiamo aiutare. In questa sfida il PSD non è opposizione, è collaborazione. Dobbiamo essere tutti soldati della disponibilità per aiutare in questa lotta e aiutare il Portogallo a vincere con il minor numero di morti. Signor Primo Ministro, conti sulla nostra collaborazione. Le auguro coraggio, nervi saldi e molta fortuna, perché la sua fortuna è la nostra fortuna”.
Inoltre, la regolarizzazione dei migranti in attesa di permesso di soggiorno ha consentito anche ai più vulnerabili di ricevere l’assistenza sanitaria adeguata.
Fondamentale è stato il rigoroso comportamento dei portoghesi, che vengono definiti come “un popolo molto disciplinato” di cui viene elogiato “l’insuperabile senso civico”.
Infatti, il 45% dei portoghesi, durante la quarantena, è uscito di casa solo una volta alla settimana per motivi di stretta necessità.
Il Presidente della Repubblica portoghese ha dichiarato di essere orgoglioso della grande prova di maturità che i suoi cittadini hanno dato, ma ribadisce che “la fine dello stato di emergenza non è la fine dell’epidemia”.
Il paese dal 3 maggio ripartirà gradualmente ed il piano sarà suddiviso in 3 fasi, da confermare con analisi epidemiologiche ogni 15 gg:
• 4 maggio: riapertura dei servizi e trasporti pubblici, esercizi commerciali fino a 200mq, parrucchieri, barbieri ed estetica;
• 8 maggio: riapertura negozi fino a 400 mq, ristoranti e bar con capacità ridotta del 50%, musei, scuole 11°-12° anno ed asili nido;
• 30 maggio: riavvio Primeira Liga e Coppa del Portogallo (calcio) a porte chiuse;
• 1 giugno: riapertura negozi superiori a 400 mq, centri commerciali, cinema e teatri.

M. Clotilde Benvenuti

CLICCA QUI PER LA RASSEGNA COMPLETA

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