Assemblea Emilia Romagna, nasce la Rete europea regionale

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BOLOGNA (ITALPRESS) – “La crisi dovuta al Covid ha inciso profondamente su diversi aspetti della vita dei cittadini e delle Istituzioni, imponendo un ripensamento delle strategie, delle politiche, del ruolo dei governi e della stessa Unione europea, che, in tale contesto, ha agito rapidamente per contrastare gli effetti negativi sul piano sanitario, economico e sociale; basti pensare: ai 750 miliardi del fondo Next Generation UE, approvato nel luglio 2020 per sostenere gli Stati membri; al fondo SURE per attenuare i rischi di disoccupazione, grazie al quale all’Italia sono già stati erogati 17 miliardi; alla strategia unitaria per l’approvvigionamento dei vaccini contro il Covid, da distribuire agli Stati membri”. Lo ha ricordato questa mattina la presidente dell’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna, Emma Petitti, alla presentazione della Rete europea regionale, costituita, ai sensi della legge regionale 16/2008, dai soggetti firmatari del Patto per il lavoro e per il clima e dalle Unioni di Comuni, il cui scopo è regolare i meccanismi di partecipazione della Regione al processo decisionale europeo.
Nel 2021 è partita una nuova programmazione finanziaria europea per il periodo 2021-2027 e a maggio si svolgerà la Conferenza sul futuro dell’Europa, inizialmente prevista nel 2020 ma rimandata a causa della pandemia.
“Nell’ambito della Conferenza sul futuro dell’Europa, il Centro Europe Direct dell’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna, è stato nominato HUB della Conferenza, insieme ad altri centri europei, e sarà chiamato a coordinare in Emilia-Romagna le attività relative a questo importante appuntamento”, ha sottolineato la presidente Petitti.
“Assemblea legislativa e Giunta regionale- ha concluso Emma Petitti- ognuna nell’ambito delle proprie competenze, devono sempre più collaborare per vincere le nuove sfide e costruire un futuro in cui la transizione ecologica e la trasformazione digitale siano il volano per una ripresa economica inclusiva, che garantisca lavoro di qualità e coesione sociale. Il raggiungimento di questi obiettivi, peraltro, è possibile solo se vi è il coinvolgimento del territorio e delle associazioni e portando l’Europa più vicina ai cittadini”.
All’udienza conoscitiva ha preso la parola anche la consigliera Segretaria dell’Ufficio di presidenza con delega agli Affari europei Lia Montalti che ha spiegato: “L’Assemblea legislativa svolge un ruolo di partecipazione attiva per la creazione delle politiche europee di cui il cuore pulsante è la Sessione europea. Nel 2018 sono stati rafforzati gli strumenti partecipativi per coinvolgere gli enti locali e tutta la comunità regionale. Da qui l’idea di creare la Rete europea, il cui scopo è quello di dare voce alle istanze del territorio, alle idee, alle progettualità. Dobbiamo fare ripartire il Paese e la regione Emilia-Romagna può fare da traino per l’Italia e per l’Europa”.
Fra i prossimi appuntamenti istituzionali: il 3 marzo l’udienza conoscitiva dove sarà possibile presentare e illustrare contributi su iniziative specifiche; al termine della Sessione europea (maggio 2021) avrà luogo l’illustrazione della risoluzione e delle iniziative europee di interesse della Regione.
Le conclusioni dell’incontro istitutivo della Rete europea regionale sono state affidate al direttore generale dell’Assemblea legislativa Leonardo Draghetti: “La Rete regionale europea apre una nuova stagione nella quale perseguire e raggiungere obiettivi condivisi ancora più sfidanti. La Regione Emilia-Romagna è un’eccellenza nell’uso dei fondi europei e il nostro modello di lavoro viene preso a riferimento, tanto che abbiamo in animo di rafforzarlo. La crisi che stiamo attraversando sicuramente ci forgerà e la Rete europea regionale sarà un nuovo strumento di unione e integrazione. Voglio ricordare, infine, il nostro Centro Europe direct, fulcro degli sportelli dell’Unione decentrati sui territori, grazie ai quali gli enti locali e le associazioni possono trovare utili momenti di confronto. E’ grazie alle sinergie che si possono centrare i grandi obiettivi”.
(ITALPRESS).


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