A Bruxelles i progetti per giovani e adolescenti in Veneto

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VENEZIA (ITALPRESS) – Questa mattina a Bruxelles l’Assessore regionale alla sanità, servizi sociali e programmazione socio-sanitaria Manuela Lanzarin, in occasione di un evento promosso nel corso dell’European Week of Regions and Cities, ha presentato i principali progetti e le migliori pratiche a sostegno dei giovani che hanno contribuito alla ripresa post-pandemia.
“Abbiamo promosso diverse azioni regionali a beneficio di giovani e adolescenti per supportarli nel diventare protagonisti della propria vita – ha dichiarato l’Assessore Lanzarin -. I nostri ragazzi hanno dimostrato di saper essere innovativi, pieni di idee e capaci di realizzarle. Hanno saputo impegnare in attività di volontariato, cittadinanza attiva e cura dei beni comuni, dimostrando quanto sanno essere vivi nelle loro comunità”.
In particolare l’intervento dell’Assessore Lanzarin è stato focalizzato anche nel fornire una visione specifica dell’inclusione dei giovani ucraini rifugiati ed è stata chiamata a rispondere alle diverse domande dei ragazzi partecipanti all’evento, in un dialogo intergenerazionale aperto.
L’European Week of Regions and Cities è il principale evento dedicato alle politiche regionali e locali in Europa, organizzato dal Comitato delle Regioni in collaborazione con la Direzione Generale per la Politica Regionale e Urbana della Commissione europea.
Il Veneto, capofila del Partneriato Europe of Opportunities con altre 8 autorità locali, è stato vero protagonista di una conferenza dedicata a “Empowerment giovanile e impegno civico, lezioni dagli enti regionali e locali europei”, tema proposto dagli organizzatori in concomitanza con la decisione da parte della Commissione di proclamare il 2022 “Anno Europeo della Gioventù”.
In materia di empowerment dei giovani fin dal 2017 la Regione ha istituito i “Piani di intervento in materia di politiche giovanili”, frutto della stretta sinergia con gli enti locali. I piani si articolano in progetti rivolti ai giovani nella fascia 11-29 anni e prevedono azioni sono volte a rafforzare il capitale sociale dei giovani, a renderli attori e non spettatori, consapevoli delle proprie capacità, energie e potenzialità e pronti a sfruttarle al meglio.
Il modello prevede di attivare e responsabilizzare le comunità locali, attraverso soggetti quali le Aziende ULSS, le organizzazioni di volontariato, le scuole o partner di rete che hanno un ruolo di sostegno e promozione territoriale (cooperative sociali, istituzioni ecclesiastiche, associazioni sportive/culturali, fondazioni, ecc.).
“Voglio ringraziare il territorio e le istituzioni perché, senza dubbio, è stretta sinergia per la buona applicazione dei Piani che ha permesso di ottenere ottimi risultati – ha sottolineato l’Assessore Lanzarin -. La situazione sociale che si è creata con la pandemia ha colpito in particolar modo i nostri adolescenti e preadolescenti ha reso necessario potenziare l’intervento e le azioni di contrasto al disagio giovanile. E’ un campo nel quale è necessario continuare a lavorare con la collaborazione di tutti i soggetti coinvolti”.
Con l’edizione 2022 dei Piani di Intervento, la Regione ha stabilito che le azioni indicate abbiano la finalità generale di favorire il benessere psicosociale di adolescenti e giovani e contrastare così le nuove problematiche del disagio giovanile. A tal proposito, dopo la pandemia le UFDA – Unità Funzionali Distrettuali Adolescenti sono nate dal bisogno di mettere al centro i giovani e di aiutarli a ritrovare autostima e valore, fondamentali perché siano attori e non spettatori della propria vita.
La Regione del Veneto ha, quindi, assegnato 2.274.172 euro alle Aziende sociosanitarie e definito le indicazioni operative per l’implementazione del servizio in cui le équipe territoriali prendono in carico, coinvolgendo vari professionisti, giovani e famiglie in situazione di disagio psicologico accelerato dalla pandemia.
Tra i progetti più significativi presentati a Bruxelles da segnalare “Ci sto? Affare fatica!”, presentato dal Comune di Bassano del Grappa nel 2017 e individuato come best practice, tanto da essere oramai diffuso anche in altre aree del Veneto e sperimentato anche al di fuori dei contesti locali. Il progetto ha lo scopo di stimolare minori e adolescenti a dare valore al tempo estivo attraverso attività concrete di volontariato, cittadinanza attiva e cura dei beni comuni, affiancati dagli adulti. L’edizione del 2019 ha coinvolto 1.088 ragazze e ragazzi tra i 14 e i 19 anni di età, quella del 2020 ha visto la partecipazione di 1.161 giovani.
-foto ufficio stampa Regione Veneto –
(ITALPRESS).


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