“2020 – Odissea della mobilità”: le difficoltà di chi vuole muoversi con mezzi alternativi nelle nostre città

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Cosa succede quando decidi di spostarsi dalla periferia al centro senza auto? Ciclabili invase dagli aghi di pino, barriere architettoniche, autobus che non passano. Il video di Greenpeace racconta con amara ironia la vita difficile di chi vorrebbe usare bici, car sharing e trasporto pubblico locale, ma è costretto invece a vivere una vera e propria odissea della mobilità.


In occasione della settimana della mobilità, Greenpeace Italia lancia “2020 – Odissea della mobilità”, permettere in evidenza le difficoltà che vive quotidianamente chi cerca di muoversi all’interno della propria città, in questo caso Roma, affidandosi ad alternative più sostenibili, per evitare di utilizzare l’auto e alimentare traffico e inquinamento.

Il 55 per cento della popolazione globale vive in aree urbane, e questo numero è destinato ad aumentare nei prossimi anni.

Per questo, per Greenpeace, se vogliamo ricostruire dalle macerie della pandemia un mondo più sano, verde e di pace dobbiamo ricominciare ripensando le città. Qualcosa è stato fatto, ma ancora non ci siamo.

“Questo è il momento giusto per migliorare gli ambienti urbani in cui viviamo, e per mettere a disposizione di cittadine e cittadini forme di mobilità alternativa e trasporto pubblico locale efficienti, accessibili e non inquinanti. La mobilità sostenibile è un tassello fondamentale per una ripresa che sia veramente equa e green», dichiara Federico Spadini, campagna trasporti di Greenpeace Italia. “Le nostre città sono inoltre colpite con frequenza crescente da eventi climatici estremi, per questo dobbiamo trasformarle in modo che siano in grado di minimizzare gli impatti di questi fenomeni sempre più violenti. Quello di cui abbiamo bisogno è che le città vengano ripensate per il benessere delle persone che ci vivono»”, conclude.

Per firmare la petizione Restart di Greenpeace Italia clicca qui

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Da Greenme

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