VIDEO | La pediatra: “Ultimo giorno di scuola in presenza? Molto complicato”

Condividi
Tempo di Lettura: 2 minuti

bambini coronavirus mascherine parchi chiusi

La pediatra Teresa Mazzone di Sispe è cauta sulla proposta di far incontrare i bambini delle ultime classi di un ciclo per un ultimo giorno dal vivo Share on facebook Share on twitter Share on whatsapp Share on email Share on print


ROMA – “Rivedersi l’ultimo giorno di scuola potrebbe essere una bellissima idea, che ha un forte impatto emotivo e un grande valore simbolico anche in termini di speranza di ritorno alla normalità e di ripresa della scuola a settembre. Dal punto di vista pratico, però, la sua realizzazione potrebbe essere molto più complicata e complessa”. La pensa così Teresa Mazzone, presidente del Sindacato italiano specialisti pediatri (Sispe), commentando la proposta avanzata dalla vicemistra all’Istruzione, Anna Ascani, sulla possibilità che gli alunni delle ultime classi di elementari, medie e superiori possano salutarsi, anche all’aperto e in piccoli gruppi, in occasione dell’ultimo giorno di scuola.

Non è semplicissimo garantire le distanze di sicurezza tra i più piccoli ed è chiaro che la capacità di comprensione e valutazione dei rischi è strettamente legata alle diverse fasce di età. Tuttavia- precisa Mazzone- anche salendo un po’ con gli anni e pensando agli adolescenti, abbiamo visto che in questa fase stanno spesso in gruppo senza mascherina e senza distanziamento”.

La presidente Sispe sa che “la vita dei bambini è stata particolarmente stravolta con lo scoppio della pandemia, avendo loro una maggiore fragilità emotiva. Hanno visto crollare abitudini consolidate come la scuola, il frequentare gli amici o l’andare in palestra o in piscina. Tutte le varie attività ricreative sono totalmente sparite da un giorno all’altro. Dalle telefonate che abbiamo ricevuto nei nostri studi- racconta Mazzone- è emerso che molti bambini hanno risentito di questa situazione, manifestando problematiche di tipo emotivo e comportamentale”.

LEGGI ANCHE: Rabbia, pianti, disturbi del sonno: il 98% dei pediatri segnala aumento di disagi nei bambini

Anche l’idea di “farli incontrare di nuovo all’aperto, in quanto non limita la complessità del mantenere il distanziamento. Non per cattiva volontà- rassicura la pediatra- ma perché i bambini cercano il contatto e vorranno riabbracciare i loro amici. Lo abbiamo visto dai disegni che hanno prodotto in quarantena e lo abbiamo ascoltato dai racconti di quanti sono venuti in ambulatorio. Il periodo non è stato semplice per nessuno e capisco l’importanza di rivedersi almeno pochi minuti per chiudere un ciclo in tutti i sensi- conclude Mazzone- ma questa possibilità deve essere attentamente valutata”.

LEGGI ANCHE: Scuola, altolà da Bologna: “Serve piano speciale per classi prime, didattica a distanza non va”

Share on facebook Share on twitter Share on whatsapp Share on email Share on print

Leggi anche:

coronavirus_medici_ospedale (6)

Coronavirus, altri 78 morti e 397 nuovi casi. Continua il calo dei ricoverati

assembramenti-movida_sala-operatoria

Assembramenti e movida, lo studente: “Che imbarazzo, al bar dovrebbero trasmettere video choc di sale operatorie”

asvis_coronavirus

Cooperazione, Giovannini (ASviS): “Il Covid allontana gli obiettivi di sviluppo sostenibile”

donazione_Bocelli_plasma

Coronavirus, Bocelli dona il plasma iperimmune dopo aver avuto il Covid

rossi_biffoni

Il sindaco di Prato: “Riaprire le scuole per giugno”. Rossi: “Lasciarle chiuse fallimento governo”

bambini coronavirus mascherine parchi chiusi

VIDEO | La pediatra: “Ultimo giorno di scuola in presenza? Molto complicato”

L'articolo VIDEO | La pediatra: “Ultimo giorno di scuola in presenza? Molto complicato” proviene da dire.it.

Loading