Usando un barattolo e una bacinella puoi salvare un cucciolo di pipistrello caduto, facendolo tornare dalla mamma

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Come comportarsi quando ci si imbatte in un pipistrello nato da poco per fare in modo che la madre possa tornare a recuperarlo facilmente


Che fare quando si trova un pipistrello appena nato? Non sempre portarlo presso un centro di soccorso per animali selvatici è la soluzione migliore perché la madre potrebbe tornare e non trovarlo più. Capita, infatti, frequentemente che i piccoli pipistrelli cadano dalle cosiddette “nursery”, le colonie formate nel periodo estivo dalle femmine in cui partoriscono e allevano i cuccioli. Scopriamo come comportarsi in questi casi.

La prima cosa da fare quando ci si imbatte in un piccolo di pipistrello è raccoglierlo e offrirgli dell’acqua. Se il baby pipistrello vi sembra in salute, è fondamentale fare in modo che la madre possa trovarlo facilmente. È molto probabile che la notte la madre lo vada a riprendere.

“Le mamme solitamente lo recuperano a notte inoltrata, anche alle 4.30 del mattino, il giovane non verrà mai recuperato durante il giorno.” spiega l’associazione Tutela Pipistrelli. 

Per garantire la sopravvivenza del piccolo e la buona riuscita del recupero, il piccolo deve restare fuori tutta la notte e durante le ore della giornata il giovane deve essere tenuto in una scatola e deve essere nutrito (fortunatamente l’odore delle mani non impedirà alla mamma di andare a prelevare il cucciolo).

Dove e come posizionare il cucciolo di pipistrello (in modo che la mamma possa trovarlo)

Per mettere il pipistrellino al sicuro si può costruire facilmente una struttura che permetta di lasciare a vista il piccolo mammifero, aiutando la madre a riprenderlo. Che fare quindi? L’ideale sarebbe posizionare il piccolo all’interno di una bacinella su un barattolo di vetro riempito di acqua calda, avvolto in un panno.

Pensiamo che la cosa migliore sia usare una grande bacinella in cui nel mezzo c’è una struttura leggermente più alta dei bordi della bacinella. – consiglia l’associazione Tutela Pipistrelli – Sopra questa ‘torretta’ ci può essere una borsa dell’acqua calda che permette al piccolo di non sentire troppo il freddo della notte e il tutto deve essere rivestito con un panno in modo tale che il piccolo possa arrampicarsi senza problemi, ma nello stesso tempo il panno non deve fare delle pieghe che consentano al pipistrello di nascondersi e non farsi trovare.

È molto importante evitare di poggiare la bacinella a terra sia per tenere lontani i gatti che per metterlo più a vista in modo che la madre possa rintracciarlo con più facilità. Si consiglia di posizionarla su un tavolino o su uno stendino per i vestini. 

“La mamma solitamente per recuperare il piccolo fa dei grandi voli di forma circolare intorno al piccolo (per questo deve essere sopraelevato e per questo non ci devono essere ostacoli come piante, o ringhiere ad ostacolare il volo della madre) per poi posarsi e prendere il proprio piccolo e poi riprendere il volo” aggiungono gli esperti dell’associazione Tutela Pipistrelli. 

In genere, nel giro di una o due notti la mamma torna a prendere il cucciolo.  Nel caso in cui questo non dovesse avvenire, è meglio rivolgersi all’associazione Tutela Pipistrelli (al numero 3393605949) o ad altri enti della vostra che si occupano di animali selvatici.

Fonte: Associazione Tutela Pipistrelli 

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