Trading su azioni Apple: per Mercati24 è a rischio la produzione di iPhone

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iphone in mano

Il titolo Apple ha perso il 18,52% dall’inizio dell’anno, nonostante un timido rialzo nell’ultimo mese. Il colosso di Cupertino è senza dubbio un’azienda solida, tuttavia le previsioni non sono propriamente positive per la società guidata da Tim Cook. Al momento Apple è uno dei titoli più monitorati da parte degli operatori dei mercati finanziari, soprattutto dopo l’indiscrezione sul possibile calo della produzione di iPhone 14 nel 2023.


Come riportato sul sito Mercati24, la situazione nella fabbrica cinese di Foxconn è piuttosto complessa, specialmente dopo le proteste avvenute per la politica Zero Covid del governo cinese. Le manifestazioni contro il lockdown in Cina sono sempre più forti, con gli abitanti delle città maggiormente colpite dalle restrizioni imposte dal governo di Pechino che sembrano averne abbastanza dei continui isolamenti sanitari forzati.

Questa situazione, unita alle restrizioni imposte dall’Amministrazione Biden alle multinazionali americane in Cina, al rialzo dei prezzi dei microchip imposto da TSMC e ai rincari delle materie prime, avrebbe spinto Apple a ridimensionare le aspettative sulla produzione di iPhone per il prossimo anno. Secondo Bloomberg, il calo per i telefoni Apple potrebbe essere ben superiore alle attese, un peggioramento delle previsioni che avrebbe inevitabili ripercussioni sul fatturato e gli utili della compagnia statunitense.

Apple: nel 2023 potrebbero essere prodotti 6 milioni di iPhone in meno

Come spiegato in modo dettagliato nella guida di trading Mercati24.com, gli investimenti in azioni richiedono sempre prudenza e l’utilizzo sia dell’analisi tecnica che dell’analisi fondamentale. D’altronde, un investitore deve sempre ponderare bene il rischio e le opportunità prima di investire in una compagnia quotata, che si tratti di un’operazione speculativa con il trading CFD o di una posizione lunga nell’ambito del value investing.

Per quanto riguarda Apple la notizia di un possibile rallentamento della produzione di iPhone nel 2023 sarebbe senz’altro un duro colpo per l’azienda di Cupertino. L’iPhone è indubbiamente il prodotto di maggior successo di Apple, inoltre la vendita di questi device è la prima fonte di guadagno per la società USA, con una quota del 52% dei ricavi totali generati nell’anno fiscale 2021, quindi è innegabile come una riduzione delle vendite di iPhone porterebbe a un brusco calo del fatturato e dei profitti.

Anche perché la diminuzione dovrebbe essere significativa, quantificata dalle indiscrezioni riportate da Bloomberg in 6 milioni di iPhone in meno durante il prossimo anno. Con circa 195 milioni di iPhone venduti all’anno, si tratterebbe di un calo di quasi il 3% della produzione di telefoni della Mela Morsicata, un ammanco che difficilmente sarà coperto dai servizi e dagli altri dispositivi dell’azienda americana, come gli indossabili e i MacBook.

Ovviamente non è un dato ufficiale, infatti dipenderà molto dalla capacità di Foxconn di ripristinare rapidamente la produttività dell’impianto di Zhengzhou, ma la situazione non è facile da gestire. Dopo l’abbandono da parte di migliaia di dipendenti della fabbrica, il tentativo di rimpiazzare velocemente la forza lavoro non ha avuto successo, con i nuovi dipendenti che non hanno accettato di buon grado la retribuzione salariale offerta da Foxconn e le ulteriori restrizioni sanitarie imposte dal governo di Pechino.

Cosa aspettarsi dal titolo Apple nel 2023

Con un calo potenziale di 6 milioni di apparecchi, solo per quanto riguarda i nuovi iPhone 14 Pro e Pro Max, la promessa di Foxconn che le carenze saranno risolte per tempo non sembra aver convinto gli investitori. Non a caso le stime sulla produzione per questi due modelli sono state riviste, passando dagli iniziali 90 milioni di unità agli attuali 87 milioni di dispositivi, un ridimensionamento che la dice lunga sulla convinzione di Cupertino che Foxconn possa riprendere in mano la situazione in tempi brevi.

Nel breve e medio periodo il quadro tecnico per il titolo Apple rimane orientato al ribasso, mentre nel lungo periodo le prospettive sono decisamente più favorevoli all’azienda americana. Tuttavia i fondamentali di Apple rimangono solidi, ma la questione dell’impianto di Zhengzhou è soltanto uno dei problemi che l’azienda sta affrontando. Apple, infatti, ha ancora una disputa legale aperta con il gigante del gaming Epic Games, una diatriba in cui recentemente è entrato anche Elon Musk dopo la minaccia di Apple di togliere l’app di Twitter dell’App Store.

Sicuramente la commissione del 30% applicata da Apple non piace a nessun operatore, in quanto considerata ormai anacronistica ed eccessivamente monopolizzante da parte del mercato. Senza dubbio Apple rimane un titolo interessante da monitorare con la massima attenzione, ma nel medio termine il rischio è decisamente più elevato rispetto agli anni passati. In questi casi bisogna analizzare con accuratezza il titolo, per capire qual è il sentiment del mercato e stabilire se Apple sarà in grado di superare questo momento di difficoltà senza ripercussioni eccessive sul suo business.

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