Su Rai1 arriva “Vincenzo Malinconico”, antieroe creato da De Silva
ROMA (ITALPRESS) – Un antieroe di cui è facile innamorarsi perché, a ben guardare, potrebbe rappresentare ciascuno di noi: è “Vincenzo Malinconico. Avvocato d’insuccesso”, il personaggio creato da Diego De Silva diventato protagonista dell’omonima serie che arriva giovedì 20 ottobre (in prima serata) su Raiuno. A interpretarlo è Massimiliano Gallo che, dice, «dopo trentacinque anni di gavetta fatta di tantissimo teatro, di 35 film e 15 serie tv di successo» è per la prima volta protagonista di una storia su Raiuno. «Malinconico – osserva Gallo – è un personaggio che sento mio nel modo di approcciare la vita, nella sua ironia e nella sua filosofia del vivere. Di lui mi sono portato via la grande umanità, l’empatia e la capacità di ascoltare gli altri».
Nonostante possa sembrare un personaggio “semplice”, aggiunge Gallo, «è molto difficile da interpretare perché splitta velocemente tra vari registri recitativi. Una volta, però, che lo indossi e credi di averlo capito, lo vivi completamente. Lui è un precario della vita, è precario in tutto quello che fa. In un mondo in cui dobbiamo sembrare a tutti i costi vincenti, anche con foto di spiagge che non abbiamo mai visto ma postiamo sui social, credo che Malinconico faccia bene al cuore».
Vincenzo Malinconico, come dicevamo, è nato dalla penna di Diego De Silva. È un avvocato semi-disoccupato, un marito semi-divorziato e, soprattutto, un grandioso e irresistibile filosofo naturale. Capace di dire cose grosse con l’aria di sparare fesserie e di affrontare la camorra come l’amore con la stessa piroettante, alogica, stralunatissima forza. Malinconico trascina il pubblico nelle sue vicende sgangherate e irrisolte mostrando il mondo attraverso uno sguardo ironico e autentico, costringendo a pensare, ridendo.
Per Diego De Silva «l’unico Malinconico possibile era Massimiliano Gallo che, grazie alla sua grandissima agilità nel muoversi tra registri diversi, ha rispettato la complessità di un personaggio che è precario nel lavoro, nei sentimenti, nella vita, come genitore, come amante e come compagno delle donne che incontra. Man mano che si è impadronito del personaggio, che si è “malinconicizzato”, ha iniziato anche ad assumere movimenti e insicurezza che raccontano la voce interiore del personaggio. Un esempio su tutti: Malinconico non porta la borsa in mano o sulla spalla come tutti ma la abbraccia come fosse una coperta di Linus e questa è una cosa che ha inventato Massimiliano». Lo scrittore conclude: «Vincenzo Malinconico sarà una delle poche belle notizie di questo 2022!».
Anche il regista Alessandro Angelini non risparmia complimenti al personaggio: «È meraviglioso e viene da libri fantastici e molto complessi – dice, spiegando di avere avuto come riferimento in questo lavoro i film di Nanni Loy – In particolare “Mi manda Picone”, in cui il protagonista era uno che veniva portato sempre altrove. Capita anche a Malinconico: lui è uno che rifugge il contatto con le persone ma poi ne è attratto e viene, appunto, portato altrove, per attraversare una strada ci mette una puntata!».
Naturalmente la Rai punta molto su “Vincenzo Malinconico” per creare una nuova serialità di successo: «Ci auguriamo che diventi un classico. Stiamo ragionando su una seconda stagione e ci auguriamo che il pubblico ce la chieda, siamo pronti a farla» afferma il vicedirettore di Rai Fiction Ivan Carlei. E Gallo aggiunge: «Speriamo che la messa in onda dopo “Imma Tataranni” (in cui interpreta il marito della protagonista, ndr) faccia da traino e ci dia una mano nella continuità».
“Vincenzo Malinconico. Avvocato d’insuccesso” è prodotto da Rai Fiction e Viola Film. Nel cast, tra gli altri, ci sono Lina Sastri (è Assunta, l’ex suocera di Malinconico, «che ha trovato in lui un’anima gentile, una comunicazione sincera e un ascolto» dice l’attrice), Teresa Saponangelo (l’ex moglie Nives) e Denise Capezza nei panni di Alessandra Persiano, collega di Malinconico con cui lui inizia una relazione. C’è anche Carlo Massarini, indimenticato Mister Fantasy nei panni (in un cameo) dell’amico immaginario del protagonista: «Sono un po’ la sua coscienza, quella che dovrebbe aiutarlo e, invece, gli complica la vita».
-foto agenziafotogramma.it-
(ITALPRESS)
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