Stefano Accorsi testimonial in Emilia-Romagna, Fdi protesta: “Potevate dirlo che costa 300mila euro”

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stefano accorsi

Il popolare attore sarà, per tre anni, il volto incaricato di rilanciare il turismo nelle città d'arte della regione Share on facebook Share on twitter Share on whatsapp Share on email Share on print


BOLOGNA – Il progetto che vede Stefano Accorsi coautore e testimonial della promozione triennale delle Città d’arte dell’Emilia-Romagna, della cultura e del cineturismo prevede un compenso di 100.000,00 euro più Iva annui da parte della Regione Emilia-Romagna (l’ingaggio dell’attore è di tre anni). A scoprire la cifra è stato Michele Barcaiuolo, consigliere e coordinatore regionale di Fratelli d’Italia.

stefano accorsi

Stefano Accorsi – copyright Chico De Luigi

“Per conoscere il compenso percepito dall’artista ho dovuto fare un accesso agli atti”, quando, dice, “sarebbe stato più giusto e doveroso che l’informazione fosse comunicata in fase di presentazione del progetto in ottica di correttezza e trasparenza, senza costringere un consigliere ad utilizzare un atto ispettivo”, commenta il consigliere. E promette: “Vigileremo sull’effettiva utilità del progetto a fronte di una spesa complessiva di 300.000,00 euro più Iva. E’ importante e necessario rilanciare il turismo e il patrimonio artistico della Regione, ma è altrettanto doveroso un controllo sull’utilizzo senza sperperi delle risorse dei cittadini”.

Nel dirlo, il comunicato dell’esponente di Fdi, rileva che “il compenso ad Accorsi, evidentemente, presuppone una presenza importante e continuativa sia nella qualità che nella quantità dell’artista nel ruolo offertogli da Bonaccini“.

Assieme ad Accorsi, per rilanciare il turismo nelle città d’arte, praticamente azzerato dal Covid, l’Emilia-Romagna ha ‘reclutato’ anche Alberto Tomba e Paolo Cevoli, rispettivamente testimonial per la montagna e il mare. All’attore bolognese tocca l’impresa di rilanciare l’immagine delle città d’arte puntando in particolare sui luoghi del cinema. L’Emilia-Romagna ha infatti diversi percorsi, con relativi pacchetti turistici, sotto il segno dei big del cinema, dalla Bologna di Pier Paolo Pasolini alle campagne modenesi e parmigiane di “Novecento” di Bertolucci, dalla Rimini di Fellini alla Ferrara di Antonioni. Oltre a promuovere questi percorsi, per i prossimi tre anni Accorsi racconterà sui suoi profili social (800.000 follower in tutto) le bellezze delle città emiliano-romagnole. Ma in programma c’è anche un docu-film che sara’ presentato ai festival.

“Raccontare la mia terra e i percorsi di cinema e magari portare un po’ di cinema contemporaneo qua e’ una grande opportunita’”, ha detto Accorsi, alla presentazione del progetto a Bologna accanto al governatore Stefano Bonaccini. E due giorni fa, all’assemblea regionale di Confesercenti, l’assessore al Turismo Andrea Corsini, ha confermato come ci sia bisogno di dare una mano alle città d’arte: “Abbiamo un problema molto serio nelle città d’arte, dove il blocco dei voli ha azzerato le presenze internazionali. E’ il prodotto turistico che soffre di più, per questo abbiamo costruito una campagna di promozione che ha come volto Stefano Accorsi”.

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