Sondaggio Dire-Euromedia: quasi il 50% degli italiani è euroscettico, ma i sovranisti non sfondano

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Sale al 17% la percentuale degli italiani che vorrebbe uscire dall'Ue. Tra le maggiori preoccupazioni, lavoro ed economia Share on facebook Share on twitter Share on whatsapp Share on email Share on print


ROMA – Italiani sempre piu’ euroscettici, non solo: il 17% vorrebbe addirittura uscire dall’Unione. E’ quanto emerge da un sondaggio Euromedia Research commissionato dall’agenzia Dire, condotto con 2mila interviste telefoniche e via web tra un campione prestratificato tra il 20 e il 21 maggio.

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Gli euroscettici sono il 47,9% mentre gli europeisti sono il 26,4. Tra chi vota centrodestra l’Europa non va di moda: il 62% degli elettori di Fi e di Fdi si dicono euroscettici; mentre tra i leghisti la percentuale di elettori che vorrebbe lasciare l’Unione vola 34,5% (sono 5 su 100 gli europeisti che votano Salvini).

I piu’ europeisti di tutti votano Pd (62,9%); mentre il Movimento cinque stelle assomiglia piu’ alla destra: il 50% degli elettori si dice euroscettico; il 24,5% tifa per Bruxelles; il 16,2 vorrebbe uscirne.

Al Sud e nelle isole la maggior concentrazione di chi sogna l’addio alla Ue. Nel Meridione sono il 18,9%; nelle isole il 18,2.

ITALIANI NON AMANO POPULISTI-SOVRANISTI

Seppur euroscettici, gli italiani non amano populisti e sovranisti. Dovendo scegliere da che parte stare, oggi gli elettori si schiererebbero per il 37,1% con le forze europeiste; il 32,8 con i sovranisti. E’ quanto emerge da un sondaggio Euromedia Research commissionato dall’agenzia Dire, condotto con 2mila interviste telefoniche e via web tra un campione prestratificato tra il 20 e il 21 maggio.

Negli ultimi mesi, in coincidenza con lo scoppio della pandemia da coronavirus, la forchetta tra i due schieramenti si e’ ampliata. A febbraio, infatti, la differenza era esigua: gli europeisti erano al 36,4 mentre i sovranisti al 34,9.

Cresce pero’ la percentuale di indecisi: dal 28,7 al 30,1% di oggi. Gli elettori piu’ indecisi sono quelli dei Cinquestelle: tra di loro il dato e’ del 38,6%. Con i populisti e’ schierato tutto il centrodestra (Fi, Fdi e Lega), mentre il fronte degli europeisti e’ guidato dagli elettori del Pd: il 79,8% tifa per Bruxelles. Per il 45,2% degli intervistati ha ancora senso parlare di sovranismo e anti-sovranismo, per il 39,2 no.

ITALIANI PREOCCUPATI DA LAVORO E TASSE

Il lavoro, il rilancio dell’economia e gli aiuti alle imprese, la riduzione delle tasse. E’ l’economia, nelle sue tante sfaccettature, il tema che piu’ preoccupa gli italiani in questo momento. E’ quanto emerge da un sondaggio Euromedia Research commissionato dall’agenzia Dire, condotto con 2mila interviste telefoniche e via web tra un campione prestratificato tra il 20 e il 21 maggio.

Alla domanda ‘al di la’ della sanita’ e degli aspetti sanitari legati al Covid-19, qual e’, in questo momento, la sua maggiore preoccupazione che dovrebbe essere inserita nell’agenda del governo? Quale argomento dovrebbe essere trattato prioritariamente dal governo?’ gli intervistati hanno risposto “il lavoro” nel 38,5% dei casi; “il rilancio dell’economia e gli aiuti alle imprese” in 24 su 100; il 23,9% “la riduzione delle tasse”. Erano ammesse risposte multiple.

Scivolano in basso argomenti che per settimane sono stati piu’ ‘caldi’ come “l’immigrazione e la gestione degli sbarchi” che preoccupa l’8,8% degli intervistati o “il reddito di cittadinanza” al 3,4.

Gli elettori piu’ preoccuapati dal lavoro sono quelli del Movimento cinque stelle: qui la percentuale arriva al 47,8%. Al Sud (42,4%) e nelle isole (47,5%) i cittadini che mettono il lavoro al primo posto dei pensieri.

62,8% ITALIANI PESSIMISTI, IL 70% NELLE ISOLE

Gli italiani guardano al futuro con pessimismo. “Pensando all’Italia, per il futuro e in particolare per i prossimi mesi” gli elettori si sentono oggi “pessimisti e preoccupati” nel 62,8% dei casi; gli ottimisti sono il 29,2; l’8% non sa. E’ quanto emerge da un sondaggio Euromedia Research commissionato dall’agenzia Dire, condotto con 2mila interviste telefoniche e via web tra un campione prestratificato tra il 20 e il 21 maggio.

I piu’ ottimisti sono gli elettori Cinque stelle (il 45,6% di loro si dice “fiducioso”) e quelli del Pd (41,1). Il pessimismo dilaga tra chi vota a destra: la percentuale e’ del 73,9 tra gli elettori di Fdi, 74,2 in Fi fino al 74,4% dei leghisti.

Il dato per macroregioni dice che al Sud c’e’ la maggior percentuale di ottimisti: sono il 33,4%. Nelle isole invece il record di sfiduciati: sono il 70,3.

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