Schifani “Forza Italia cresce ed è attrattiva, possibili altri arrivi”

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Tempo di Lettura: < 1 minuto PALERMO (ITALPRESS) – L’ingresso dell’ex M5S Giancarlo Cancelleri in Forza Italia “credo sia un segnale forte e persuasivo per tutti i politici che non si riconoscono più nella loro precedente collocazione e che si identificano nei valori che ci caratterizzano. Non escludo altri arrivi”. Lo dice in un’intervista al Giornale il presidente della Regione Siciliana […]

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PALERMO (ITALPRESS) – L’ingresso dell’ex M5S Giancarlo Cancelleri in Forza Italia “credo sia un segnale forte e persuasivo per tutti i politici che non si riconoscono più nella loro precedente collocazione e che si identificano nei valori che ci caratterizzano. Non escludo altri arrivi”. Lo dice in un’intervista al Giornale il presidente della Regione Siciliana Renato Schifani.
Per l’ex presidente del Senato “gran parte dell’elettorato moderato che ha investito consensi in forze come il Terzo Polo ora guarda a Fi per la coerenza delle sue scelte. Siamo attrattivi anche per moderati che hanno visto l’appiattimento del Pd a sinistra con la Schlein ed ex pentastellati che non si riconoscono nell’estremismo barricadero del movimento”.
In merito alla convention che si è svolta sabato a Palermo, “l’ultima volta che abbiamo visto una folla così è stato quando è venuto Berlusconi per le politiche e regionali del 2018 – spiega Schifani -. C’è la grande possibilità che dalla Sicilia parta la sfida aggregante di Fi e questa grande iniziativa mostra anche i risultati del cambio di guardia regionale”.
Per il governatore siciliano il nuovo corso del partito nell’Isola, con il coordinatore Marcello Caruso, è “un cambiamento che consente da un lato di misurarsi sui problemi dei siciliani e dall’altro di seguire una linea aperturista, di dialogo con chi si ritrova senza casa. Fi unisce nel centrodestra e nei 4 Comuni dove si vota prossimamente la coalizione corre unita”.
E sul suo impegno da presidente della Regione sottolinea: “Non sono andato a svernare nella mia terra, ma a misurarmi con le sfide del territorio, perchè mai accetterò che la Sicilia sia una regione di serie B”.


– foto Agenziafotogramma.it –

(ITALPRESS).

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