Salvata una giovane faina in un bosco del Novarese. Era rimasta intrappolata in una tagliola piazzata dai bracconieri

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I boschi di Briona, in provincia di Novara, sono pieni di insidie per gli animali selvatici. Negli ultimi giorni sono state scoperte tagliole, esche e strumenti di tortura utilizzati dai bracconieri. E una giovane faina è stata trovata incastrata in una trappola mentre si dimenava nel tentativo di fuggire. Per fortuna, alcuni passanti hanno subito allertato il Rifugio Miletta, che da anni si occupa di tutela degli animali, e il piccolo mammifero è stato liberato. 


L’animale era ancora vivo e si dibatteva nel tentativo di fuggire. – raccontano i volontari del rifugio – Arrivati sul posto, ad attenderci c’erano alcune persone che ci hanno immediatamente accompagnato alla tagliola. La faina aveva l’arto anteriore sinistro bloccato nella tagliola e presentava segni di grave sofferenza e stress. Con uno sforzo notevole, due dei presenti hanno aperto la tagliola finché noi tenevamo l’animale.

Vicino alla tagliola è stato ritrovato anche un pezzo di lardo, probabilmente utilizzato come esca. Così, gli attivisti sono andati alla ricerca di altri strumenti utilizzati per il bracconaggio della fauna selvatica e nei dintorni hanno scoperto due lacci, ben ancorati a un palo di legno e posizionati vicino a una recinzione.

trappole animali briona

@Rifugio Miletta

A seguito del ritrovamento di questi strumenti di tortura, il Rifugio Miletta ha immediatamente sporto denuncia contro ignoti ai Carabinieri Forestali di Novara nella speranza che riescano ad individuare i colpevoli. 

Non potrò mai dimenticare quello sguardo interrogativo, quegli occhi stravolti dalla sofferenza e quel dolore muto. – Alessandra Motta, Presidente Rifugio Miletta. – Una mente capace di armare uno strumento di tortura come quella tagliola è una mente in grado di ordire qualsiasi malvagità ed è pertanto un individuo socialmente pericoloso.

Ricordiamo che le tagliole sono illegali, oltre a essere pericolose anche per gli esseri umani e in particolare in bambini, che rischiano di inciamparvi accidentalmente. Inoltre, è davvero assurdo che gli animali selvatici non possano sentirsi al sicuro nemmeno a “casa” loro.

Fonte: Rifugio Miletta

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