Prendere appunti con carta e penna è meglio dello smartphone

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Per prendere appunti come si deve? Dovremmo ritornare a carta e penna per tenere il nostro cervello in allenamento: aiutano a ricordare le informazioni molto meglio rispetto a tablet e smartphone, e in generale a interiorizzare in modo più efficace i concetti. Lo conferma uno studio pubblicato su Frontiers in Behavioural Neuroscience condotto da un gruppo di ricercatori dell'Università di Tokyo. Gli scienziati hanno coinvolto un gruppo di 48 volontari tra i 18 e i 29 anni a cui hanno chiesto di leggere dei dialoghi tra persone che parlavano di programmi per il futuro, con date precise su appuntamenti e compiti da eseguire, e quindi di annotare i dati salienti su un calendario, ma su supporti diversi: in 16 hanno usato un calendario cartaceo e una penna, altri 16 un calendario su un tablet sul quale hanno scritto con una penna touch, ai partecipanti rimanenti è stato dato uno smartphone per il quale hanno usato il touch screen.


Dopo un'ora dalla prima fase dello studio, durante la quale ai volontari è stato chiesto di ascoltare una storia completamente scollegata dal contesto (in gergo sono le «interference task»), i ricercatori li hanno sottoposti a un test: a ciascuno sono state fatte delle domande sul dialogo oggetto di studio (domande del tipo "quando bisogna svolgere il compito x"?), mentre intanto un dispositivo a risonanza magnetica ha analizzato quali regioni del cervello si attivavano durante le risposte. Il risultato? Chi ha annotato con penna e carta ha risposto molto più velocemente, ha dimostrato una precisione molto più elevata nelle risposte più semplici, processi cognitivi più profondi e solidi nell'ippocampo bilaterale, nel precuneo, nella corteccia visiva e nelle regioni frontali legate al linguaggio. Cosa vuol dire? Che chi ha annotato le informazioni a mano sul taccuino ha acquisito dati più accurati che hanno favorito ricche informazioni di codifica.

Una conferma, che arriva dopo altri studi fatti in passato, molti con studenti universitari, che hanno provato che prendere appunti a mano aiuta a interiorizzare meglio le informazioni concettuali e in generale favorisce le prestazioni intellettuali. Una prima spiegazione, secondo gli scienziati, sta nel fatto che prendendo appunti a mano si riformulano le informazioni con parole proprie mentre invece con un supporto digitale si tende semplicemente a trascrivere meccanicamente ciò che si ascolta. Inoltre trascrivere a penna consente di dare alle informazioni una specifica collocazione spaziale su un foglio di carta, che ha un'ampiezza definita a differenza di un foglio digitale. I vantaggi sono almeno due: mentre si organizzano le informazioni sul foglio si organizzano nella propria mente, e inoltre quando si scrive un'informazione su carta, resta lì, in quel posto specifico, e quindi è più facile ritrovarla. Tutto questo favorisce la memoria, a differenza dei supporti digitali dove lo spazio di scrittura è potenzialmente infinito e il cervello fa più fatica a ricordare dove ha messo cosa. Pronti a rispolverare i vecchi taccuini?
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