Posso tenere il gatto durante la gravidanza

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Capita spesso che molte future mamme abbiano in casa un gatto domestico e, dopo aver parlato con amiche e colleghe, si domandino se avere il gatto in gravidanza sia possibile o meno.


Avere il gatto durante la gravidanza

In gravidanza posso stare vicino ai gatti? Sì, se il gatto è vostro o comunque è un gatto di casa e non un randagio. Se vi state occupando di gatti randagi o comunque di animali di cui non sapete la situazione clinica, è meglio evitare un contatto diretto.

Nel caso in cui invece il vostro gatto ha avuto problemi medici, ha subìto delle operazioni o è stato aggredito da altri animali, sarà bene portarlo a fare un’ulteriore visita veterinaria per capire qual è la situazione mentre voi siete incinte.

Chiedete al vostro compagno o marito, o a qualcuno di fiducia di prendersi carico di questa responsabilità, solo se la situazione è davvero critica e la ferita del gatto potrebbe infettarsi e, a sua volta, infettarvi.

Sono incinta devo dare via il mio gatto?

Ho sentito tante future mamme dire “Sono incinta e ho un gatto, cosa devo fare? Lo devo dare via?“, la risposta è assolutamente no!

Per prima cosa il vostro gatto fa parte della famiglia, darlo via sarebbe come dare via un bambino! E parlo da gattara in dolce attesa, quindi so quello che sto dicendo.

Avete fatto l’esame per la toxoplasmosi e siete risultate non immuni? Non temete, il vostro animale domestico  non sarà di certo la causa scatenante che vi farà prendere la toxoplasmosi! Piuttosto attenzione ai cibi crudi come carni crude, prosciutto crudo (anche se quello di Parma sembra si possa mangiare) o sushi!

Il mio stile di vita con il mio gatto non è cambiato in gravidanza, se non per un’unica eccezione: la lettiera.

Onde evitare di incorrere in rischi, ho deciso di non pulire la lettiera durante i nove mesi di gravidanza. A farlo ci penserà vostro marito o il vostro compagno.

La toxoplasmosi, infatti, non si può trasmettere dal gatto al padrone né quando lo accarezzate, né tantomeno quando gli date dei bacini. Piuttosto è trasmissibile attraverso le feci e l’urina. Il gatto la può contrarre mangiando carni infette, roditori o uccelli che hanno ingerito il toxoplasma. Nell’intestino del gatto si duplicano le uova del toxoplasma che vengono espulse attraverso le feci.

Se proprio non avete nessuno che possa occuparsi della lettiera, potete pulirla voi stesse a patto che mettiate dei guanti in lattice e magari anche una mascherina… la previdenza non è mai troppa in questi casi!

In ogni modo, non date via il vostro gatto, ne soffrirà lui e anche voi e soprattutto quando poi avrete partorito, riportarlo a casa con il bambino potrebbe essere ancora peggio! Il gatto potrebbe vedere il bambino come un estraneo che ne ha preso il posto. Piuttosto abituate il vostro animale domestico agli odori e ai suoni che un bambino potrebbe avere. Un consiglio: dopo il parto e prima di rientrare a casa, chiedete al vostro compagno di lasciare le tutine del neonato in casa, in modo che l’animale domestico possa abituarsi piano piano al suo odore, prima del vostro rientro con il piccolo appena nato.

Dormire con il gatto in gravidanza, si può?

Si può tenere il gatto durante la gravidanza? Abbiamo detto di sì, ma dormire con il gatto? Anche qui, vi riporto la mia esperienza. Sono mesi che dormo con la mia micia attaccata, un po’ sulle gambe e un po’ sul fianco. A volte addirittura vicino al pancione! E va tutto bene, non ho contratto nessuna malattia!

Devo dirvi ovviamente che il mio gatto è di casa, non va oltre le mura della nostra abitazione, se non in giardino, ma anche qui, è super controllato! Se il gatto è sano, gli è stato messo l’antiparassitario (frontline o altri vanno benissimo, parlatene con il vostro veterinario) e soprattutto non entra in contatto con gatti randagi, allora state tranquille! Sarà il vostro grande alleato e compagno per tutta la vostra gravidanza e i vostri riposini pomeridiani sul divano durante la maternità obbligatoria pre parto!

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