Operazione “Luna Park”, 5 misure cautelari nei confronti di minorenni fra Riposto ed Acireale

Condividi
Tempo di Lettura: 2 minuti
L’Intervista al Capitano della Compagnia di Giarre, Fabrizio Rosati

Stamane, alle prime luci dell’alba, su delega della Procura della Repubblica di Catania e della Procura presso il Tribunale per i Minorenni di Catania, i Carabinieri della Compagnia di Giarre, hanno eseguito delle misure cautelari, nei Comuni di Riposto ed Acireale, emesse dal G.I.P. del Tribunale di Catania su richiesta della Procura Ordinaria etnea, e cinque ordinanze di applicazione della misura cautelare del collocamento in comunità, emesse dal G.I.P. presso il Tribunale per i minorenni su richiesta della relativa Procura, nei confronti di altrettanti soggetti, di cui quattro minorenni, ritenuti responsabili, a vario titolo, dei reati di: sequestro di persona, rapina aggravata ed estorsione aggravata.


Il provvedimento trae origine da un’attività d’indagine, condotta dalla Compagnia Carabinieri di Giarre dal luglio 2020, mediante attività tecniche e dinamiche che ha consentito di: riscontrare quanto denunciato da alcune delle vittime che, all’epoca dei fatti, hanno richiesto intervento dell’Arma dei Carabinieri attraverso il 112, identificare gli appartenenti tutti minorenni ad una baby-gang operante nel Comune di Riposto, definire le dinamiche connesse ad un sequestro di persona verificatosi nel luglio 2020 presso le giostre del litorale ripostese. Uno dei minori, infatti, in seguito ad una lite con il proprietario del complesso di giochi, aveva chiesto supporto ad altri criminali locali, alcuni ancora ignoti, per prelevare la vittima con l’intimidazione e costringerlo a seguirli in una località appartata ove avrebbe dovuto ricevere degli schiaffi o scusarsi in ginocchio, documentare il modus operandi basato sulla violenza, fatto di spintoni e schiaffi nei confronti dei più giovani membri della famiglia e sull’intimidazione, derivante anche dall’appartenenza a già noti ambienti criminali ripostesi.

I quattro minori ed il maggiorenne, minorenne all’epoca dei fatti, sono stati tutti affidati a comunità nelle province di Agrigento, Caltanissetta, Messina, Ragusa e Siracusa.

Al maggiorenne, classe 2002, è stata applicata la misura cautelare dell’obbligo di presentazione alla Polizia giudiziaria due volte al giorno, nonché quello di tenersi a non meno di 500 metri dall’abitazione delle vittime e dal luna park, luogo delle condotte criminose.

Ad un sesto soggetto maggiorenne è stato, inoltre, notificato un avviso di conclusione indagini ed elezione di domicilio.

 1,026 Visualizzazioni