Nel week end ripulisci la tua spiaggia preferita, riempi il sacco di rifiuti e contribuisci così a difendere il mare

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Legambiente lancia  un grande evento di mobilitazione per la tutela del mare in previsione della vicina stagione balneare. Il prossimo weekend (14-15-16 maggio) si potrà contribuire alla pulizia delle spiagge italiane da soli o in compagnia.


Il mare è uno degli ecosistemi più provati dall’azione umana e dalla presenza dei rifiuti: si stima infatti che ogni anno finiscano degli oceani dalle 8 alle 12 tonnellate di spazzatura. In pratica, come se ogni minuto un camion portarifiuti riversasse a mare il proprio contenuto. Il nostro Mar Mediterraneo (che costituisce solo l’1% della superficie dei mari) detiene purtroppo un triste record: è la sesta area per accumulo di rifiuti a livello mondiale. Ancora più triste è pensare che sia anche uno dei luoghi maggiormente ricchi di biodiversità e che quindi andrebbe doppiamente tutelato.

Leggi: Le “spiagge di plastica” di Bali dove al posto della sabbia appaiono muri di rifiuti

Secondo i volontari di Legambiente, la maggior parte dei rifiuti raccolti sulle spiagge (ben 81%) è costituita da plastica – il materiale più pericoloso e più difficilmente degradabile nell’ambiente. Per questo l’associazione ambientalista promuove per il prossimo weekend un’azione massiva di pulizia delle spiagge del nostro bel paese: un momento per sensibilizzare la popolazione (ma anche gli organi di governo) a fare qualcosa in più per l’ambiente, ma anche a investire tempo e risorse nel recupero dei materiali e nella salvaguardia dell’ecosistema marino.

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La locandina dell’evento (Credits: Legambiente.it)

Per partecipare all’evento basta recarsi presso una delle tantissime spiagge del nostro paese (da soli o approfittando degli eventi promossi a livello locale) e riempire un sacco di rifiuti. Scattando una foto della propria partecipazione all’evento e condividendola su Instagram (taggando @Legambiente e usando l’hashtag dell’evento #CiPiaciUnSacco) si potrà diffondere il messaggio positivo. 

Fonte: Legambiente

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