Misteriosa moria di pesci nel Tevere: urgono accertamenti per individuare le cause

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Centinaia di pesci sono morti in questi giorni nel Tevere, mentre tanti altri stanno continuando a morire senza un apparente motivo. L’allarme è scattato lo scorso sabato, quando sono stati notati diversi pesci che galleggiavano nei pressi di Ponte Vittorio. La stessa scena drammatica si è presentata anche nel tratto tra Ponte Milvio e Ponte Marconi.


A denunciare la misteriosa moria dei pesci è stata una guardia zoofila dell’Oipa (Organizzazione Internazionale Protezione Animali) di Roma che ha scattato diverse fotografie e inviato la segnalazione urgente all’Arpa Lazio, a Roma Capitale, al sindaca Virginia Raggi, al Comando della Polizia municipale e all’Asl Roma.

STRAGE DI PESCI NEL TEVERE, L'OIPA RICHIEDE ACCERTAMENTI URGENTICentinaia di pesci morti nel Tevere nel tratto tra…

Pubblicato da OIPA Roma su Sabato 30 maggio 2020

“Già in passato abbiamo assistito a episodi di questo tipo, e chiediamo anche stavolta che sia fatta luce su questo grave episodio che colpisce la biodiversità della capitale”

ha dichiarato Rita Corboli, delegata romana dell’Oipa Italia.

“Oggi sulla pista ciclabile che corre lungo il Tevere le persone erano attonite: centinaia di pesci di diverse specie sono morte per cause che chiediamo siano immediatamente accertate con adeguati campionamenti delle acque e analisi approfondite”

A seguito delle numerose segnalazioni, la polizia municipale ha effettuato alcuni controlli su eventuali sversamenti di liquidi nocivi e tossici nel fiume, ma al momento non sono ancora emerse importanti anomalie. Tuttavia, i pesci continuano a morire in maniera (apparentemente) inspiegabile.

A far sentire la sua voce per denunciare la strage dei pesci del Tevere sono state diverse associazioni che si occupano di tutela dell’ambiente, tra cui il Movimento Ecologista Ecoitaliasolidale. Proprio oggi il presidente dell’associazione Piergiorgio Benvenuti è intervenuto su Facebook sulla preoccupante vicenda:

“Ieri mattina appena abbiamo avuto la notizia abbiamo immediatamente pubblicamente chiesto alle Istituzioni preposte ai controlli di accertare le cause della moria dei pesci, l’eventuale motivo di inquinamento e quale effetto negativo potrà avere sino al mare. Sta di fatto che dopo un giorno intero la situazione è analoga, risposte non ce ne sono, i pesci continuano a morire, trascinati dalla corrente o rimangono ai bordi del fiume. Oltre ai controlli è necessario immediatamente bonificare le rive del fiume, porre delle barriere per impedire lo sversamento in mare, comprendere le cause e la a natura dell’avvelenamento, accertare il grado di inquinamento prodotto a tutela della salute pubblica, della vita dei pesci, della difesa del fiume e della biodiversità della Capitale. Interventi immediati perché già si è perso tempo prezioso e non vorremmo che la situazione possa ancora di più aggravarsi nelle prossime ore”.

TEVERE: ECOITALIASOLIDALE, QUESTA MATTINA NOSTRO SOPRALLUOGO ED ANCORA CENTINAIA DI PESCI MORTI OGNI MINUTI PASSANO SOTTO I PONTI DI ROMA.GIA’ SI E’ PERSO UN GIORNO PREZIOSO. Da ieri mattina come Ecoitaliasolidale abbiamo denunciato una enorme moria di pesci che vengono trasportati dal Tevere sino al mare. La nostra denuncia, come quella di altre Associazioni e di numerosi cittadini e soprattutto ciclisti che percorrevano la ciclabile potendo osservare questo scempio ambientale, sono giunte sino alle Istituzioni che hanno garantito pubblicamente una serie di interventi. Sta di fatto però che dal nostro sopralluogo avvenuto questa mattina, i pesci proseguono a morire e vengono trascinati dalla corrente verso il mare. E’ quanto dichiara in una nota Piergiorgio Benvenuti, Presidente Nazionale del Movimento Ecologista Ecoitaliasolidale che ha effettuato oggi il sopralluogo all’altezza del Ponte della Scienza. “Ieri mattina appena abbiamo avuto la notizia abbiamo immediatamente pubblicamente chiesto alle Istituzioni preposte ai controlli di accertare le cause della moria dei pesci, l’eventuale motivo di inquinamento e quale effetto negativo potrà avere sino al mare. Sta di fatto -prosegue Benvenuti- che dopo un giorno intero la situazione è analoga, risposte non ce ne sono, i pesci continuano a morire, trascinati dalla corrente o rimangono ai bordi del fiume. Oltre ai controlli è necessario immediatamente bonificare le rive del fiume, porre delle barriere per impedire lo sversamento in mare, comprendere le cause e la a natura dell’avvelenamento, accertare il grado di inquinamento prodotto a tutela della salute pubblica, della vita dei pesci, della difesa del fiume e della biodiversità della Capitale. Interventi immediati -conclude Benvenuti- perché già si è perso tempo prezioso e non vorremmo che la situazione possa ancora di più aggravarsi nelle prossime ore”.ECOITALIASOLIDALEUfficio Stampamobile 3351353330

Pubblicato da Piergiorgio Benvenuti su Lunedì 1 giugno 2020

Fonte: Ansa/Facebook

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