Malattie croniche, visite ridotte di un terzo durante la pandemia

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ROMA (ITALPRESS) – Migliore organizzazione, una presa in carico a 360 gradi immediata, equipe multidisciplinari: è quanto serve a un paziente malato cronico. L’Intergruppo parlamentare sulla Cronicità ha presentato il documento finale, al termine di un lavoro durato più di un anno.
“Noi partiamo da un buon documento che è il Piano nazionale delle criticità, ratificato dalla Conferenza delle Regioni nel 2016, il lavoro che abbiamo fatto è stato una sorta di osservatorio per capire a livello regionale che cosa è successo, se è stato applicato il piano, quali sono le difficoltà e devo dire che i nostri interlocutori, tutte le associazioni dei pazienti che abbiamo avuto come auditori”, ha spiegato Paola Boldrini, senatrice del Pd e vicepresidente della commissione Sanità.
“In assoluto è emersa una difformità della presa in carico dei pazienti, c’è stata un’arretratezza, dovuta alla pandemia, in questi anni si è verificato un allungamento delle liste di attesa, ed è un’altra criticità emersa, ma anche una difformità della presa in carico in ogni regione, con i famosi team multiprofessionali che non si sono costituiti”, ha aggiunto.
Boldrini ha evidenziato che “una cosa che ha funzionato bene è la digitalizzazione, anche se si può migliorare. Nel documento mettiamo tutto questo come raccomandazione, perchè vogliamo stimolare il futuro Governo, il futuro Parlamento, a poter tenere in considerazione quello che è il vissuto di un paziente cronico, che spesso si disillude perchè il suo futuro non è preso molto in considerazione”.
L’intergruppo, formato da senatori e deputati, è nato con l’obiettivo di attuare e monitorare il Piano nazionale sulla cronicità, varato nel 2016. “Un lavoro fondamentale di ascolto di tutte le associazioni, di tutte le istanze”, ha spiegato Nicola Provenza, deputato del M5S e componente della commissione Affari sociali. “Il documento rappresenta la testimonianza di un’azione propositiva, non ci siamo limitati solo ad osservare quello successo, abbiamo tracciato una strada che possa essere utile per il futuro”, ha aggiunto.
Il report riporta un’analisi della situazione sanitaria vissuta durante la pandemia: nel 2021 è raddoppiato il numero delle persone che ha rinunciato alle cure mediche, 11 per cento rispetto al 6 del 2019. Nel 2021 sono saltati ricoveri ed interventi oncologici, con una riduzione del 30 per cento degli screening, ci sono stati 100 mila assistiti in meno con problemi mentali, sulle malattie croniche, sempre durante la pandemia, c’è stata la riduzione di un terzo delle visite per impostare un piano terapeutico.


– foto Agenziafotogramma.it –

(ITALPRESS).

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