Maculopatie, a Palermo la campagna Roche “Il tuo punto di vista conta”
Tempo di Lettura: 5 minuti PALERMO (ITALPRESS) – “Il tuo punto di vista conta – non lasciare che le maculopatie ti fermino”, la campagna nazionale sulle maculopatie, in particolare Degenerazione Maculare legata all’età Umida (nAMD) ed Edema Maculare Diabetico (DME), arriva a Palermo per la sua settima tappa con l’obiettivo di far emergere i bisogni non soddisfatti di pazienti e […]
PALERMO (ITALPRESS) – “Il tuo punto di vista conta – non lasciare che le maculopatie ti fermino”, la campagna nazionale sulle maculopatie, in particolare Degenerazione Maculare legata all’età Umida (nAMD) ed Edema Maculare Diabetico (DME), arriva a Palermo per la sua settima tappa con l’obiettivo di far emergere i bisogni non soddisfatti di pazienti e caregiver, tra cui il mantenimento di una vita sociale e lavorativa attiva, sottolineando l’importanza della prevenzione.
L’iniziativa, promossa da Roche Italia, è patrocinata da Associazione Pazienti Malattie Oculari (APMO), Comitato Macula, Retina Italia ODV, Società Italiana di Scienze Oftalmologiche (SISO). La tappa siciliana ha inoltre ricevuto il patrocinio della Regione Sicilia e del Comune di Palermo.
Le maculopatie sono patologie oculari che interessano l’area che si trova al centro della retina, ovvero la macula. Le più diffuse sono la degenerazione maculare legata all’età e l’edema maculare diabetico, che colpiscono principalmente le persone con più di 50 anni, fascia di età più rappresentativa della popolazione italiana con una piena vita sociale e spesso anche lavorativa. Di conseguenza queste patologie hanno un impatto enorme sulla qualità di vita dei pazienti e dei loro caregiver.
Proprio in questo contesto, la campagna prevede delle giornate dedicate in cui sarà possibile effettuare gratuitamente una visita della vista di primo livello, eseguita da uno specialista con tomografia a coerenza ottica (OCT).
‘Questo tipo di iniziative sono volte a educare le persone sulla necessità di prendersi cura del proprio benessere e della propria salute visiva in maniera consapevole e preventiva – afferma la Professoressa Vincenza Maria Elena Bonfiglio, Direttore dell’A.O.U. “Policlinico Giaccone” Clinica Oculistica Palermo – Le campagne di sensibilizzazione svolgono un ruolo cruciale nell’informare sui sintomi iniziali, sui fattori di rischio e sui trattamenti che possono essere adottati in presenza di maculopatie. Le malattie maculari sono infatti patologie croniche di forte impatto individuale e sociale che possono comportare difficoltà nello svolgimento delle attività quotidiane come guidare, leggere, svolgere mansioni domestiche oltre a compromettere la capacità lavorativa dell’individuo. Il fatto che i sintomi si manifestano lentamente fa sì che la diminuzione progressiva della vista a volte venga meno percepita. Oggi sono disponibili trattamenti con terapie continuative che prevedono una periodicità definita cioè iniezioni intravitreali ripetute nel tempo (vale a dire con un farmaco iniettato direttamente all’interno dell’occhio) che consentono di prevenire la perdita della vista e talvolta anche in parte di recuperarla a condizione che la malattia venga diagnosticata nelle fasi iniziali. E’ quindi importante far leva sulla popolazione per promuovere un maggior grado di conoscenza rispetto a queste complesse patologie, al fine di garantire un adeguato livello di prevenzione a lungo terminè.
Esistono diverse tipologie di maculopatie: la degenerazione maculare legata all’età, ad esempio, colpisce la parte della retina deputata alla visione centrale nitida e dettagliata e, a seconda di come la macula viene danneggiata, si distingue in ‘AMD seccà e ‘AMD neovascolare o umidà. La AMD neovascolare o “umida” (nAMD) è la forma più avanzata e si caratterizza per la crescita incontrollata di nuovi vasi sanguigni anomali sotto la retina. Se non trattata, può provocare una perdita rapida e grave della vista. La nAMD è infatti la causa principale di perdita della vista negli ultrasessantenni e, in tutto il mondo, sono circa 20 milioni le persone che ne soffrono. In Italia, la nAMD colpisce prevalentemente la fascia d’età 65-69 anni e over 85 con un’incidenza rispettivamente del 2,1% e del 3,7%. Anche l’edema maculare diabetico (DME) è una grave patologia della vista, una complicanza del diabete (tipo 1 e tipo 2), che colpisce circa 21 milioni di persone nel mondo. Gli alti livelli di glucosio deteriorano i piccoli vasi sanguigni della retina che, una volta danneggiati, iniziano a sanguinare e riversare liquidi nella macula, il cui accumulo provoca quindi un edema. Se non trattato adeguatamente può portare a un’importante ipovisione e peggioramento della qualità di vita dei pazienti che ne sono affetti.
Ad oggi, il trattamento principale per le maculopatie prevede l’utilizzo di inibitori del VEGF (fattore di crescita dell’endotelio vascolare), una proteina che stimola la crescita di nuovi vasi sanguigni. Nella maggior parte dei pazienti, gli inibitori del VEGF, somministrati attraverso iniezioni intravitreali, possono migliorare la visione se la diagnosi è stata precoce e il trattamento tempestivo e se eseguito a cicli regolari nel tempo. Tuttavia, malgrado l’impatto positivo degli stessi nella gestione terapeutica di queste patologie, permangono ancora diversi problemi legati alle somministrazioni frequenti di questi trattamenti e, in definitiva, all’efficacia a lungo termine dopo la loro sospensione. Oggi la ricerca scientifica ha fatto grandi passi in avanti e ha messo a disposizione nuovi trattamenti con differenti meccanismi di azione, che durano più a lungo nel tempo e sono altamente efficaci.
“Le maculopatie rappresentano una sfida significativa per i sistemi sanitari, sia dal punto di vista organizzativo che economico. Con l’aumento dell’età media della popolazione e la conseguente crescita della fascia a rischio per alcune forme di maculopatia, è indispensabile promuovere una maggiore sensibilità e attenzione a questa criticità – spiega la Professoressa Maria Vadalà, Medico Oculista e Professore Associato Dipartimento di Biomedicina, Neuroscienze e Diagnostica avanzata (BIND) – Per affrontare efficacemente questa sfida, è necessario incrementare le risorse e il personale all’interno del Servizio Sanitario Nazionale (SSN), al fine di prevenire e curare forme di cecità che spesso possono essere evitatè.
I sintomi legati alle maculopatie possono manifestarsi dopo molto tempo, a volte quando ormai la patologia è in uno stadio avanzato. E’ per questo motivo che l’informazione, la prevenzione e la diagnosi precoce diventano un tassello essenziale per contrastarle.
‘E’ fondamentale incoraggiare la collaborazione tra operatori sanitari, associazioni di pazienti e istituzioni per migliorare il percorso di cura e garantire il supporto necessario ai pazienti e alle loro famiglie – afferma Michele Allamprese, Direttore Esecutivo dell’Associazione Pazienti Malattie Oculari – Da anni le nostre associazioni si impegnano a sostenere iniziative come questa al fine di incoraggiare un dialogo comune per favorire un sostegno adeguato e pratiche preventive più diffusè. ‘La mancanza di un’adeguata informazione sulle maculopatie e sui percorsi di cura disponibili fa sì che molti pazienti non siano consapevoli della loro condizione, portando a ritardi nella diagnosi e nel trattamento. Questo ritardo può compromettere la possibilità di intervenire prontamente, aumentando il rischio di peggioramento della salute dei pazienti – prosegue Massimo Ligustro, Presidente di Comitato Macula -. Ripartita da Potenza nel maggio 2024, la campagna ha attraversato il territorio nazionale facendo tappa ad Ancona e proseguirà con la tappa di Palermo prevista per il prossimo 29 giugno, continuando ad avvicinare sempre di più i cittadini all’importanza della prevenzione nell’ambito delle maculopatiè.
‘Proseguono le iniziative sanitarie volte alla sensibilizzazione dei cittadini siciliani, attraverso screening dedicati, atti ad evidenziare eventuali patologie degli occhi – commenta Angelo Foresta, Dirigente Responsabile Servizio 3 – Progetti, Ricerca, Innovazione, internazionalizzazione Dipartimento per le Attività Sanitarie e Osservatorio epidemiologico (DASOE) – La prevenzione primaria gioca un ruolo fondamentale per il contrasto alle maculopatie, è quindi necessario richiamare la popolazione ad adottare un’alimentazione sana e corretta e stili di vita appropriati. Informare ed educare i cittadini sull’importanza della prevenzione e della diagnosi precoce è una delle missioni condivise dal DASOE diretto dal dottor Salvatore Requirez. La salute degli occhi, spesso messa in secondo piano, è fondamentale per la qualità della vita delle persone e questa iniziativa rappresenta un passo avanti per contrastare, attraverso la prevenzione, questa complessa patologià.
‘L’impegno dei Lions nella salute della vista è noto e riconosciuto. Come Lions Club Monte Pellegrino Palermo, siamo dedicati a sostenere e promuovere l’informazione e la prevenzione su patologie visive che possono influenzare profondamente la vita delle persone – afferma Salvatore Bivona, Presidente del Lions Club Monte Pellegrino – Il nostro obiettivo è rafforzare i sistemi per la cura della vista, e per questo siamo impegnati nel coinvolgere e sensibilizzare l’opinione pubblica attraverso numerose attività dedicate alla cura degli occhi. Siamo felici di collaborare a questa iniziativa che si muove proprio in questa direzionè.
La campagna “Il tuo punto di vista conta – non lasciare che le maculopatie ti fermino”, dopo Palermo proseguirà il suo percorso in altre città italiane, dando appuntamento a Campobasso nel mese di ottobre per la prossima tappa, per continuare a far conoscere ai cittadini la maculopatia con giornate di screening gratuito sul territorio.
– foto ufficio stampa Roche –
(ITALPRESS).