Liquidità alle imprese: tra Pd e M5S è lotta sul controllo del portafoglio miliardario

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L'editoriale di Nico Perrone per Dire Oggi Share on facebook Share on twitter Share on whatsapp Share on email Share on print


ROMA – Duro confronto tra Pd e M5S al Consiglio dei ministri. Il Governo oggi è chiamato a decidere sui soldi- liquidità e altri strumenti- da mettere subito a disposizione delle imprese per superare la crisi economica collegata l’emergenza sanitaria. Ad un certo punto si è preferito sospendere la seduta per trovare prima una intesa tra le parti.

Al centro dello scontro, il controllo del portafoglio, chi gestirà il via libera per far ottenere le risorse agli interessati. Da una parte il Pd, con il ministro dell’Economia, Roberto Gualtieri, voleva portare sotto il controllo del suo ministero la Sace, società che opera alle dipendenze di Cassa depositi e prestiti (Cdp). Ma questa è nell’orbita del M5S, di qui la reazione e il fermi tutti. Dopo un franco botta e risposta, alla fine si pensava di lasciare Sace dentro Cdp ma la gestione dei finanziamenti doveva essere in capo al ministero dell’Economia. Niente da fare, alla fine è arrivata la sospensione. Non è cosa da poco conto avere il controllo, quindi il potere, di gestire l’enorme flusso di risorse – altri 200 miliardi di euro che si sommano ai 350 attivati dal decreto di marzo – che verrà messo a disposizione. Soprattutto in vista della ripartenza. Perché Sace dovrà gestire anche molti soldi per sostenere l’export, materia questa di competenza diretta del ministro degli Esteri, Luigi Di Maio (M5S).

Altro nodo su cui ci si accapiglia è la garanzia per le imprese, che nel Pd per le medio grandi non si vuole sia del 100% ma tra il 70 e il 90% e altri, Italia Viva di Renzi in testa, che la vogliono del 100% per tutti. Per quanto riguarda l’altro tema spinoso della ripartenza, oggi la ministra Elena Bonetti (Italia Viva) è scesa in campo decisa: «Non possiamo immaginare mesi e mesi con un blocco come quello di oggi. Pensiamo subito a come organizzare il dopo, la politica deve saper governare gli eventi, non subirli. Programmiamo ora la ripartenza».

Le ha subito risposto Graziano Delrio, capogruppo Pd alla Camera: «Stiamo affrontando una crisi senza precedenti, sanitaria e sociale. Dobbiamo ripartire nelle migliori condizioni. Per questo è urgente una cabina di regia nazionale dove siedano imprese, sindacati, categorie, opposizione, amministratori e Governo per decidere subito tempi e modalità».

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