Liberisti italiani in Campidoglio: “Non al rinvio delle elezioni”

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ROMA – “Oggi siamo qui perché siamo di fronte a un probabile rinvio delle elezioni amministrative. È un problema che non riguarda soltanto Roma ma anche altre importanti città che vanno a scadenza naturale, quindi non si tratta di elezioni anticipate, noi chiediamo il rispetto della legalità perché si è arrivati a scadenza“. Così, in piazza del Campidoglio, Andrea Bernaudo, candidato sindaco di Roma per i Liberisti italiani, durante un sit-in organizzato contro l’ipotesi di rinvio delle elezioni amministrative.
I Liberisti hanno portato in piazza diversi cartelli, su alcuni si legge: ‘No al rinvio delle elezioni amministrative’, ‘Fuori la politica dalla gestione dei servizi’, ‘Stop Atac, stop Ama, gare pubbliche’, Meno tasse, meno burocrazià, ‘zero Tari’.



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“Riteniamo che le motivazioni del rinvio- ha spiegato Bernaudo- non derivino da problemi di carattere epidemiologico, non che la pandemia non ci sia, noi siamo qui con i dispositivi di protezione personale, ma vogliamo andare a votare nel rispetto di tutti i protocolli come si è già fatto in occasione del referendum e anche in altre competizioni regionali“.

Sul come fare a svolgere regolarmente le operazioni di voto, Bernaudo ha fatto delle proposte: “La tv pubblica potrebbe mettere a disposizione un canale per i candidati, si potrebbe attivare la firma digitale per la raccolta delle firme e prolungare di un giorno l’aperture delle urne per svolgere le operazioni di voto in sicurezza”.

“Siamo convinti che invece- ha detto il candidato sindaco- i partiti stiano facendo quadrato per rinviare le elezioni perché sono a corto di idee, di programmi e soprattutto a corto di candidati. Siamo di fronte a un vuoto pneumatico della politica che dietro l’odiosa scusa della pandemia intende scippare ulteriormente i cittadini italiani di una libertà e di un diritto che è quello di andare a votare a scadenza naturale. Noi confidiamo che questo non avvenga anche se i segnali purtroppo sono abbastanza inequivocabili”.

Durante il sit-in, alcuni dei manifestanti, alcuni dei quali candidati al prossimo consiglio comunale, hanno effettuato un walk-around, una passeggiata attorno alla statua del Marco Aurelio. “Capiamo che ci sono problemi politici all’interno delle coalizioni e all’interno dei partiti- ha proseguito Bernaudo- ma riteniamo anche che Roma non può continuare a essere ostaggio dei partiti politici che l’hanno distrutta fino adesso.

Occorre cambiare il modulo amministrativo di questa città, occorre cambiare la guida di questa città”. A tal proposito Bernaudo ha ricordato che “è di ieri la notizia che la Raggi ha calpestato l’esito per referendum che voleva la liberalizzazione del trasporto pubblico locale. Noi siamo stati i primi nel 2017 a dire che la politica doveva uscire dalla gestione dei servizi come accade in tantissime capitali europee e oggi ci troviamo di fronte a una Assemblea capitolina che calpesta la volontà dei romani. Siamo di fronte a partiti politici che non hanno candidati su Roma e quelli che sono stati interpellati hanno schifato questa città. Noi- ha concluso- davanti a tutto questo, lo denunciamo chiaro e tondo e alzando la voce, perché siamo stanchi. Stanchi di questa amministrazione e stanchi di questi giochi politici sulle spalle dei romani“.

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Da Dire.it

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