Ius scholae, Tajani al Meeting “Mondo è cambiato, bisogna andare avanti”
Tempo di Lettura: 2 minuti RIMINI (ITALPRESS) – “Essere italiano, essere europeo o essere patriota non è legato a sette generazioni prima. Preferisco uno che ha i genitori stranieri e canta l’inno di Mameli a uno che è italiano da sette generazioni e non canta l’inno. Chi è più patriota dei due?”. Lo ha detto il vicepremier e ministro degli […]
RIMINI (ITALPRESS) – “Essere italiano, essere europeo o essere patriota non è legato a sette generazioni prima. Preferisco uno che ha i genitori stranieri e canta l’inno di Mameli a uno che è italiano da sette generazioni e non canta l’inno. Chi è più patriota dei due?”. Lo ha detto il vicepremier e ministro degli Esteri, Antonio Tajani, al Meeting di Rimini. “Insisto sulla formazione, sull’identità e sulla cultura. Sei italiano ed europeo non perchè hai la pelle bianca, gialla, rossa o verde, ma perchè dentro di te hai quelle convinzioni e quell’anima europea. Se poi i tuoi genitori sono nati a Kiev, a La Paz o a Dakar è la stessa identica cosa”, ha aggiunto. Per il leader di Forza Italia “il mondo è cambiato, bisogna andare avanti, ma non lo dico perchè sono un pericoloso lassista e voglio aprire le frontiere a cani e porci, ma perchè la realtà italiana è questa e dobbiamo pensare a cosa sono gli italiani oggi. Bisogna sempre guardare in avanti ed essere realisti”.
Al panel con Tajani presenti anche il presidente della Fondazione Meeting per l’amicizia fra i popoli ETS, Bernhard Scholz, e Monsignor Vincenzo Paglia, presidente della Pontificia Accademia per la Vita. “Le nostre società rischiano di diventare sempre più frammentate, c’è anche un aumento di conflittualità dentro la società civile occidentale – ha detto Scholz -. Sappiamo quanto la democrazia stessa è diventata vulnerabile, non solo in America, ma anche in alcuni Paesi del nostro continente”
Secondo Paglia, “un’alleanza tra istituzioni politiche, governative e anche ecclesiali è un’alleanza provvidenziale per
fare crescere la pace. Sul versante della politica, la
cooperazione è una via straordinaria di pace. La guerra lascia il mondo sempre peggiore di quando è iniziata: ecco perchè dovremmo avere uno scatto culturale più deciso per dare alla pace il ruolo di relazioni stabili e giuste per la convivenza pacifica tra i diversi popoli. Mi auguro che il governo italiano possa accelerare e rafforzare il proprio impegno”.
– foto: Agenzia Fotogramma –
(ITALPRESS).