Israele, Herzog chiede a Netanyahu di ritirare la riforma giudiziaria

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Tempo di Lettura: < 1 minuto TEL AVIV (ISRAELE) (ITALPRESS/MNA) – Il presidente israeliano Isaac Herzog ha affermato che il governo del primo ministro Benjamin Netanyahu dovrebbe ritirare la legislazione proposta per riformare la giustizia, e che sta provocando numerose proteste nel Paese.“Ci sono accordi sulla maggior parte delle questioni, sì, non su tutte, ma sulla stragrande maggioranza. Certamente abbastanza per […]

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TEL AVIV (ISRAELE) (ITALPRESS/MNA) – Il presidente israeliano Isaac Herzog ha affermato che il governo del primo ministro Benjamin Netanyahu dovrebbe ritirare la legislazione proposta per riformare la giustizia, e che sta provocando numerose proteste nel Paese.
“Ci sono accordi sulla maggior parte delle questioni, sì, non su tutte, ma sulla stragrande maggioranza. Certamente abbastanza per abbandonare la legislazione attualmente proposta”, ha detto Herzog in un discorso televisivo.
I manifestanti hanno bloccato le strade e tentato di impedire al primo ministro Netanyahu di recarsi in visita ufficiale a Roma.
A Tel Aviv, migliaia di manifestanti, molti dei quali sventolavano bandiere israeliane e portavano cartelli con slogan contro la riforma, hanno marciato verso un incrocio vicino alla strada più trafficata della città, l’autostrada Ayalon.
I media locali hanno diffuso una lettera di 10 ex capi dell’aeronautica al primo ministro Benjamin Netanyahu avvertendo della minaccia “grave e tangibile” rappresentata dal piano di revisione giudiziaria, il giorno dopo che i riservisti avevano dichiarato che non si sarebbero presentati per l’addestramento in segno di protesta.
Il piano del governo di destra guidato da Netanyahu di approvare una legislazione per una revisione giudiziaria ha suscitato polemiche in Israele e allarme tra gli alleati occidentali del paese. Se la proposta venisse approvata, darebbe al governo un maggiore controllo nella selezione dei giudici e limiterebbe il potere della Corte Suprema.


– foto ufficio stampa Quirinale –

(ITALPRESS).

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