Il Trentino non è un luogo per orsi: la terribile lista degli esemplari catturati, uccisi o scomparsi negli ultimi 20 anni

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Il Trentino Alto Adige, stando alle cronache, non è più una regione per orsi. Eppure questi maestosi animali erano stati reintrodotti negli anni Novanta, dopo studi di fattibilità e sondaggi. Oggi la lista degli orsi uccisi o scomparsi è lunghissima.


Jurca, Mica, Lorenzo, sono soltanto alcuni degli orsi che non ci sono più. L’associazione Salviamo gli orsi della luna pubblica una lista terribile e angosciante, quella dei plantigradi uccisi o scomparsi in questi anni in Trentino.

“Appare evidente che in Trentino gli orsi non sono amati e che sono stati oggetto, fin da subito, di persecuzione. Quando non vengono uccisi, appena danno segno della loro esistenza, vengono catturati e condannati ad impazzire a vita dentro un recinto. Il progetto Life Ursus è nato male e proseguito peggio, è tutto da cambiare”.

⚫ 𝐈𝐋 𝐏𝐑𝐎𝐆𝐄𝐓𝐓𝐎 "𝐃𝐄𝐀𝐓𝐇" 𝐔𝐑𝐒𝐔𝐒 𝐃𝐄𝐋 𝐓𝐑𝐄𝐍𝐓𝐈𝐍𝐎La lista sottostante è qualcosa di terribile e angosciante, è la 𝐥𝐢𝐬𝐭𝐚 𝐝𝐞𝐠𝐥𝐢…

Pubblicato da Salviamo gli Orsi della Luna – Associazione e shop no profit su Martedì 15 settembre 2020

Il riferimento è al Progetto Life Ursus nato nel 1996 per la tutela della popolazione di orso bruno del Brenta finanziato dall’Unione Europea, promosso dal Parco Naturale Adamello Brenta in stretta collaborazione con la Provincia Autonoma di Trento e l’Istituto Nazionale per la Fauna Selvatica (ISPRA).

All’epoca, uno studio di fattibilità, aveva deciso di reintrodurre gli orsi sul Brenta. 9 individui (3 maschi e 6 femmine di età tra 3 e 6 anni) erano stati scelti per ricreare in 20-40 anni una popolazione di orsi di 40-50 individui. Le aree idonee (il Trentino occidentale e le province di Bolzano, Brescia, Sondrio e Verona) coprivano oltre 1700 kmq.

Come si legge sul sito del parco, ‘la fase preparatoria del progetto ha previsto anche un sondaggio di opinione ‘che ha coinvolto più di 1500 abitanti dell’area. I risultati sono stati sorprendenti: più del 70% ha dichiarato di essere a favore del rilascio di orsi nell’area. La percentuale ha raggiunto addirittura l’80% con l’assicurazione di adottare misure di prevenzione dei danni e gestione delle situazioni di emergenza’.

Quindi, tutti d’accordo nel reintrodurre l’orso e conviverci pacificamente. Col tempo però le cose sembrano cambiate e non passa giorno che assistiamo a catture o uccisioni di orsi colpevoli di attaccare l’uomo o di sbranare pecore. In ultimo l’odissea di Papillon, catturato ben tre volte e sempre in fuga verso la libertà.

Papillon non è un ribelle, è solo un orso che lotta per la sua libertà (e noi non abbiamo il diritto di togliergliela)

“Sembra proprio una lotta contro i mulini a vento fermare questa strage, questa ignobile follia, ma invece di gettare la spugna dobbiamo indignarci tutti e unirci moltiplicando le nostre forze. Non può vincere la Provincia Autonoma di Trento, con la sua politica di prigionia e morte”, scrive ancora l’associazione.

La lista degli orsi morti

𝐎𝐭𝐭𝐨 𝐝𝐞𝐢 𝐝𝐢𝐞𝐜𝐢 𝐎𝐫𝐬𝐢 𝐬𝐥𝐨𝐯𝐞𝐧𝐢 𝐢𝐦𝐩𝐨𝐫𝐭𝐚𝐭𝐢 𝐢𝐧 𝐓𝐫𝐞𝐧𝐭𝐢𝐧𝐨 𝐟𝐫𝐚 𝐢𝐥 𝟏𝟗𝟗𝟗 𝐞 𝐢𝐥 𝟐𝟎𝟎𝟐 𝐬𝐨𝐧𝐨 𝐝𝐞𝐜𝐞𝐝𝐮𝐭𝐢:
IRMA, BRENTA, VIDA, MASUN, MAYA, JOZE, KIRKA, DANIZA.
𝐀𝐥𝐭𝐫𝐢 𝐨𝐫𝐬𝐢 𝐝𝐞𝐜𝐞𝐝𝐮𝐭𝐢:
▪ JJ2 (Alias Lumpaz) scomparso nell’estate 2005;
▪ JJ1 (Bruno) abbattuto a fine 2006 in Baviera e impagliato in un museo;
▪ Jurka catturata confinata e sterilizzata nel 2007, prima a San Romedio, poi a Casteller, poi trasferita nel Parco alternativo per lupi e orsi della Foresta Nera in Germania;
▪ JJ3 abbattuto nel 2008 all’età di 2 anni in Svizzera;
▪ KJ2G1 deceduta per annegamento da telenarcosi nel lago Molveno nel 2008, colpita mentre cercava cibo nei cassonetti;
▪ M5 (Dino) abbattuto nel marzo 2011 in Slovenia. Si pensava che avesse contratto la rabbia perchè visto sbattere ripetutamente la testa contro le rocce, probabilmente invece tale comportamento era dovuto al fastidio/soffocamento del radiocollare troppo stretto e privo di drop_off;
▪ DJ3 (Aurora) catturata a marzo del 2011 e confinata al Casteller dove ancora si trova;
▪ F11 cucciolo di femmina di 3/4 mesi i cui resti sono stati rinvenuti in val Nambrone aprile 2012;
▪ JJ5 6 anni, deceduto a seguito di telenarcosi nel giugno 2012. Era stata piazzata una trappola a tubo. L’animale non si è più risvegliato;
▪ M12 (Mico) 3 anni, investito da un’auto nel 2012, impagliato ed esposto al Museum Ladin Ursus Ladinicus;
▪ F10 2 anni e mezzo morta per cause sconosciute nel 2012;
▪ DJ1G1 5 anni e mezzo rinvenuto morto nel 2012 per cause ignote;
▪ M13 fratello di M12 abbattuto nel 2013;
▪ M11 (Lorenzo) viene ucciso ad opera di bracconieri nel 2013. Corpo mai ritrovato;
▪ M14 fratello di M12 e M13 investito da un’auto nel 2013, impagliato e conservato nel Museo di Scienze Naturali dell’Alto Adige a Bolzano;
▪ M2 padre dei cuccioli di Daniza, ucciso a fucilate nel 2013 all’età di circa 5 anni, venne colpito alla zampa e poi abbattuto. I responsabili non sono mai stati trovati;
▪ Daniza morta a settembre del 2014 per telenarcosi sparata durante le operazioni di cattura;
▪ KJ2 uccisa con arma da caccia di precisione nell’agosto del 2017 da Romano Masè;

𝐎𝐫𝐬𝐢 𝐢𝐠𝐧𝐨𝐭𝐢:
cucciolo morto nel 2014;
orso adulto morto nel 2014;
3 orsi morti per avvelenamento nel 2016;

𝐎𝐫𝐬𝐢 𝐬𝐜𝐨𝐦𝐩𝐚𝐫𝐬𝐢:
MJ3 non rilevato dal 2006
DJ4 non rilevato dal 2008
Joze non rilevato dal 2009
F9 non rilevato dal 2009
KJ1G1 non rilevato dal 2010
DJ1 non rilevato dal 2011
M9 non rilevato dal 2013
F12 non rilevato dal 2013
M16 non rilevato dal 2013
Masun, Kirka, Vida, Maja dal 2007
DJ3G1 non rilevato dal 2008.

A questa lista vanno ovviamente aggiunti gli orsi M49, M57 catturati recentemente e JJ4 che purtroppo temiamo lo sarà a breve.

Fonti: Salviamo gli orsi della luna/Parco naturale Adamello Brenta

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