Il principe Jaime di Borbone delle Due Sicilie in visita a Noto
Tempo di Lettura: 2 minuti PALERMO (ITALPRESS) – Il Principe Jaime di Borbone delle Due Sicilie Duca di Noto è tornato in Sicilia, a Noto, antica “Città libera” e Diocesi di fondazione Regia legate alla storia della Sicilia e della Real Casa delle Due Sicilie. La visita dell’erede di Casa Borbone è in occasione della Consacrazione episcopale del nuovo Vescovo […]
PALERMO (ITALPRESS) – Il Principe Jaime di Borbone delle Due Sicilie Duca di Noto è tornato in Sicilia, a Noto, antica “Città libera” e Diocesi di fondazione Regia legate alla storia della Sicilia e della Real Casa delle Due Sicilie.
La visita dell’erede di Casa Borbone è in occasione della Consacrazione episcopale del nuovo Vescovo nominato da Papa Francesco nel dicembre dello scorso anno.
Il ritorno a Palermo è emblematico per gli impegni che l’ultima generazione dei discendenti del Re delle Due Sicilie porta avanti. Giunto a Noto, il primo omaggio del Principe Jaime è stato al Vescovo Eletto Monsignor Salvatore Rumeo che ha accolto il Principe al Palazzo Vescovile.
Durante la cerimonia nella Cappella privata dell’Episcopio, il Professore Salvatore Bordonali di Pirato Delegato dell’Ordine Costantiniano ha proceduto alla lettura del diploma di conferimento – concesso dal Duca di Calabria e Conte di Caserta Gran Maestro del Sacro Militare Ordine Costantiniano di San Giorgio – col quale Monsignor Salvatore Rumeo è nominato Cappellano Gran Croce di Jure Sanguinis.
Il Principe Jaime, quale Gran Prefetto dell’Ordine Costantiniano, ha quindi consegnato al Presule la pergamena munita del sigillo Reale e le insegne, con accluso un messaggio del Gran Maestro per l’inizio della guida pastorale del Popolo di Dio che è in Noto.
Successivamente, durante un colloquio privato al Palazzo Vescovile, il Principe Don Jaime di Borbone della Due Sicilie ha confermato al Vescovo di Noto il sostegno della Famiglia Reale e dell’Ordine Costantiniano alla Diocesi e alle opere di carità nell’azione pastorale condotta da Monsignor Rumeo.
Il Principe ha ricordato che nella storia dell’antico Regno, Noto occupa un posto d’onore nel cuore della Real Casa.
Al termine, il Principe Jaime ha donato a Monsignor Rumeo una prezioso dipinto a mano dello stemma del Vescovo di Noto con pendente la Gran Croce Costantiniana, segno dell’alto onore tributatogli.
Il Vescovo ha ringraziato il Principe e gli ha omaggiato il volume di meditazioni da lui scritto “Il Vangelo della Misericordia”.
Nel pomeriggio, il Principe Jaime si è recato a Palazzo Ducezio per recare il saluto istituzionale della Real Casa al Sindaco di Noto Corrado Figura e la Giunta Comunale in convocazione straordinaria per accogliere l’ospite.
Durante il colloquio, il Principe ha ricordato come Noto, quale “Città libera del Regno” fu legata alla Corona attraverso la successione ereditaria della Dinastia delle Due Sicilie per il titolo ducale del primogenito che porta e che già fu del Genitore fino alla morte del Nonno l’Infante di Spagna.
Il Principe Jaime di seguito ha discusso col Primo Cittadino di Noto su diverse tematiche relative alla Città e problemi sociali legati al territorio.
Ricordando le diverse attività benefiche e caritative sostenute dal Sacro Militare Ordine Costantiniano di San Giorgio, il Principe Don Jaime, ha da subito offerto la disponibilità a proseguire nelle opere d’aiuto a Noto ed ai netini, convergendo con l’attenzione che il Sindaco Fortuna ha posto sui quartieri e le zone della Città meno agiate e bisognose di vicinanza dell’Istituzione, specialmente alle giovani generazioni.
Quindi dopo uno scambio di doni tra il sindaco e il Principe, quest’ultimo ha firmato il libro d’onore del Comune di Noto che già nel 2014 era stato firmato dal padre il Duca di Calabria nel ricevere la Cittadinanza Onoraria della Città.
In serata l’erede primogenito della dinastia farnesiana si è recato a Siracusa, a Palazzo Beneventano del Bosco, dove ha presieduto un ricevimento in proprio onore offerto da Don Pietro Beneventano del Bosco Barone di Monteclimiti.
– Foto Gabriele Aparo per Real Casa delle Due Sicile
(ITALPRESS).