Il Primitivo di Manduria verso la Docg

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di Luigi Salvo
Il Primitivo di Manduria, grande rosso pugliese, va verso la Docg per volere del Consorzio di Tutela che sta lavorando alla modifica del disciplinare, l’idea è quella di innalzare la qualità e gestire l’offerta futura con incorporazione della tipologia “Primitivo di Manduria Dolce Naturale” e l’imbottigliamento in zona di produzione (loco). Obbiettivo la qualità certificata e garantita con il nome di “Manduria” quale traguardo regionale per tutto il “Primitivo”, immagine mondiale di un prodotto “unico” e tutela a “360°” del vitigno Primitivo che si fregia dell’origine “Manduria”.


Mauro di Maggio, presidente del Consorzio di Tutela del Primitivo di Manduria: “Il passaggio da Doc a Docg è il simbolo di un lavoro che stiamo facendo per il nostro amato vino, un lavoro di posizionamento verso l’alto segmento di mercato e quel che più è importante il valore dell’origine territoriale Manduria quale garanzia della qualità della filiera, dall’uva alla bottiglia , dal vigneto alla cantina, dal ristorante all’albergo, con la consacrazione a Docg ci collocheremo nell’olimpo dei grandi vini rossi italiani”.

“L’imbottigliamento in zona di produzione, l’equilibrio delle rese di produzione, il miglioramento dei parametri analitici del vino come l’estratto secco, la certificazione partita per partita di imbottigliamento, sono tutte operazioni che già oggi contraddistinguono le nostre produzioni ma che con la Docg saranno garantite fin dall’origine e con una fascetta numerata su ogni bottiglia prodotta.

Tra i virtuosismi proposti vi è l’introduzione della menzione “Gran selezione” legata indissolubilmente alla produzione di un singolo vigneto allevato ad alberello un passaggio che mira a valorizzare le peculiarità del nostro territorio, la tradizione dell’albero e il “saper fare” del produttore”.

Ogni produttore può esprimere il proprio voto compilando un apposito modulo che identifica ettari e produzione rivendicata nelle ultime due campagna vendemmiali. E’ possibile visionare la proposta e votare anche presso la sede del Consorzio di Tutela dalle ore 9 alle 13, dal lunedì al venerdì.
“I numeri di partecipazione sono importanti
– conclude di Maggio – abbiamo l’ambizione di portare a Roma un documento rappresentativo della stragrande maggioranza dei produttori”.

Da Cibo Vino

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