Il mistero delle mucche col visore per la realtà virtuale

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Una mucca d’allevamento con un visore per la realtà virtuale è una di quelle immagini così bizzarre e potenti da non poter essere vere. Forse è un’installazione à la Cattelan, o forse un omaggio contemporaneo alla copertina di Atom Heart Mother dei Pink Floyd. Invece, purtroppo o per fortuna, è vera.


Una fattoria a nord-ovest di Mosca ha infatti cominciato ad applicare visori per la realtà virtuale sul muso dei bovini, mostrando loro prati verdi e soleggiati, con l’obiettivo di migliorare il loro umore. Da tempo si sa che una mucca felice e serena produce più latte e di migliore qualità, per questo è pratica comune fare ascoltare musica al bestiame. Davvero: dai REM ad Aretha Franklin, sono molti gli artisti (e i brani) la cui efficacia nella produzione di latte bovino è stata dimostrata scientificamente.

Che cosa succede quando una mucca viene allevata in Russia e arriva l’inverno? Al di là del freddo, c’è il problema dell’oscurità, dell’assenza di sole. In una dichiarazione rilasciata questa settimana, l’ente sull’agricoltura e l’allevamento della regione moscovita aveva annunciato di voler puntare “sulle migliori pratiche internazionali” per migliorare l’umore dei capi d’allevamento. Ergo, in un passo logico inaspettato, la Vr, che si accompagnerà ai più classici impianti audio per la diffusione di musica rilassante.

L’idea avrebbe dato i risultati sperati. “Quasi tutte le mucche sono più calme”, ha scritto l’Independent, grazie a questi visori opportunamente modificati per essere applicati sugli animali.

A Moscow farm has decided to equip its cows with VR glasses in order to relax and feel happier. A calm environment leads to an increase in milk yield, so the cows are given a VR headset displaying summer fields.

Как тебе такое, илон маск? pic.twitter.com/92UGS8bn7F

— Jonny Tickle (@jonnytickle) November 25, 2019

E se l’idea di una specie dominante che costringe i suoi sottoposti a una vita di reclusione e illusione digitale vi sembra familiare, forse anche voi nel 1999 siete andati a guardare un film di nicchia chiamato Matrix. Nel capolavoro delle sorelle Wachowski, Neo (Keanu Reeves) viene a scoprire l’orrenda realtà nascosta ingoiando la proverbiale pillola rossa, che gli mostra il mondo per quello che è (spoiler? Speriamo di no: è quasi il 2020, dai): un’illusione generata da macchine super intelligenti, che tengono gli umani immobili in pod con cui risucchiano la loro energia bioelettrica.

this is literally the plot of The Matrix https://t.co/KlspBDbbQU

— Sam Thielducken (@samthielman) November 26, 2019

Ma al di là dei parallelismi fantascientifici, l’esperimento russo rimane, appunto, un esperimento di cui sappiamo poco – non a caso, The Verge nel parlarne ha titolatoqualcuno sta mettendo visori Vr sulle mucche, e vogliamo sapere perché”. E ovviamente le ripercussioni etiche – ma non solo – di questa bravata russa sono ancora tutte da esplorare. Nel caso di una rivolta bovina contro l’umanità, sapremo dove è originata, e perché.

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