Gresini in Argentina e Texas, Bastianini “Non vedo l’ora”

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ROMA (ITALPRESS) – Una leadership inattesa dopo la vittoria in Qatar e l’avventurosa sfida sotto la pioggia in Indonesia. Il Team Gresini MotoGp, un rookie con le ambizioni di una grande, è pronto a due appuntamenti quasi inediti: nel giro di sette giorni la squadra celeste affronterà il Gp di Argentina e quello delle Americhe. La Gresini Racing non ha mai corso come team indipendente a Termas de Rio Hondo, anche se il logo della scuderia faentina ha già assaggiato il podio sotto il “Sol de Mayo”: bisogna tornare al 23 ottobre 1998 infatti per applaudire Alex Barros sul terzo gradino del GP argentino corso presso l’autodromo Juan e Oscar Galvez. Una sola apparizione invece sul “Circuito delle Americhe” nel 2013, con Alvaro Bautista ottavo al traguardo. Anche qui però la storia a stelle e strisce della Gresini racconta di un terzo posto di Marco Melandri a Laguna Seca nel 2006 e nel 2007 e di un secondo posto di Alex De Angelis ad Indianapolis 2009. Enea Bastianini, al comando della classifica piloti, in Argentina vanta un quarto posto come miglior piazzamento (Moto3 2018), mentre in Texas è stato secondo nello stesso anno e soprattutto sesto nel 2021 all’esordio in MotoGP. Buon ruolino anche per Fabio Di Giannantonio, che ha saggiato il podio di Termas nel 2018 e quello di Austin nel 2017 (sempre in Moto3). “L’Argentina è una pista che mi piace molto e manca da un pò per colpa del Covid, sarà bello tornarci – ammette il riminese Bastianini, trionfatore a Losail e 11° a Mandalika – Veniamo da una gara un pò così in Indonesia: le condizioni non erano il massimo però siamo migliorati sul bagnato, cosa non da poco, quindi sono contento. Invece il Texas è una pista molto particolare, dove non sarà facile essere veloci. Credo che con la Ducati 2021 sarà un pò più semplice per me rispetto all’anno scorso, non vedo l’ora di partire di nuovo”. “Finalmente si torna in Argentina – le parole di Di Giannantonio – Era ormai due anni che non ci andavamo ed è una pista secondo me molto molto bella. Sicuramente la troveremo sporca, un pò come Mandalika quindi non escludo che il set-up da asciutto per l’Indonesia possa essere una buona base anche lì. E poi l’America… Una delle mie visite preferite del calendario: faticosissima, certo, ma ho sempre fatto abbastanza bene, sono sempre stato veloce e sinceramente non vedo l’ora di correrci con la MotoGP. Sicuramente si andrà fortissimo con delle staccate al limite, non vedo l’ora”.
(ITALPRESS).


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