Gravina “Mi auguro che il CT resti”, Mancini”La delusione più grande”

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PALERMO (ITALPRESS) – “Mancini? Mi auguro continui, ha un impegno per un progetto e spero smaltisca le scorie di quest’eliminazione. Ritroveremo le energie”. Lo ha dichiarato il presidente della Federcalcio Gabriele Gravina dopo la sconfitta dell’Italia contro la Macedonia, che ha prodotto la mancata qualificazione ai Mondiali. “Bisogna accettare questi verdetti, sono amareggiato per i nostri tifosi. Resta la grande gioia della scorsa estate, ma anche la delusione per quest’eliminazione imprevista per come è arrivata. Sul calo a settembre dopo l’impresa europea: “I ragazzi sono rientrati dopo uno stacco con una preparazione non al massimo. Abbiamo pagato lo scotto, ma dopo quattro mesi abbiamo rivisto uno spirito giusto. I ragazzi sono splendidi, hanno regalato al Paese un sogno straordinario – spiega – Ma non dobbiamo vivere di rendita, la sconfitta di questa sera ci fa capire che c’è qualcosa da fare nel nostro calcio. Non mi riferisco a riforme, indici o format. Tanti giovani non hanno la possibilità di essere utilizzati nei nostri campionati e questo è un tema, c’è un gap rispetto ad altri. Solo il 30% degli italiani
giocano in Primavera, è una responsabilità nostra. Dobbiamo porci questo problema e andare avanti”.


“Se quella di Wembley è la cosa più bella a livello professionale, questa è la più grande delusione”. Il ct della Nazionale Roberto Mancini non nasconde il rammarico dopo la mancata qualificazione al Mondiale. Alla finale playoff va la Macedonia con un gol di Trajkovski nel recupero: “Il calcio è così, accadono cose incredibili, è difficile parlare della partita – ha detto a Rai Sport – La vittoria dell’Europeo è stata strameritata, poi la fortuna si è trasformata in totale sfortuna. Ci sono stati episodi, ne sarebbe bastato uno per essere al Mondiale”. Non è il momento di pensare al futuro: “Vediamo cosa succede, la delusione è troppo grande per parlarne ora. Ai miei ragazzi voglio più bene ora che a luglio scorso”, conclude il Ct.
(ITALPRESS).

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