Glicine, tempo di potatura! Come e quando potare la pianta rampicante più scenografica di tutte

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Quando e come potare correttamente il glicine, una delle piante rampicanti più amate, per farlo fiorire ancora più armonioso e rigoglioso

Il glicine è una pianta rampicante molto diffusa e apprezzata, perché regala una splendida e suggestiva fioritura sui toni del lilla. Utilizzata per decorare giardini e pergolati, questa pianta si può coltivare sia in terra sia in vaso, ciò di cui ha bisogno regolarmente è la potatura due volte all’anno in modo da crescere sana, forte e rigogliosa. (Leggi anche: Glicine: la leggenda della fioritura (e il significato)


Glicine: caratteristiche

Prima di scoprire come procedere con la potatura del glicine, è opportuno conoscerne alcune caratteristiche. Si tratta di una pianta rampicante e ornamentale originaria dell’Asia, appartenente alla famiglia delle Fabaceae, e il cui nome botanico è Wisteria. Vi sono due varietà di glicine, Wisteria sinensis e Wisteria floribunda. La prima ha origine in Cina e può raggiungere altezze esagerate, anche trenta metri; mentre, la seconda originaria del Giappone, arriva a un’altezza di dieci metri.

Il glicine predilige le temperature miti e può essere coltivato sia in vaso sia in terreno, necessita di potature regolari per favorirne la crescita; infatti, spesso la fioritura insoddisfacente può dipendere da una potatura non eseguita correttamente. (Leggi anche: Le coloratissime cascate di glicine dei balconi di Torino (FOTO)

Come e quando potare il glicine

La potatura è indispensabile per favorire una crescita sana, ordinata e armoniosa della pianta. Questa operazione deve essere effettuata due volte l’anno, in estate e in inverno. Vediamo come eseguirla nel dettaglio.

Potatura estiva 

La potatura estiva si effettua tra il mese di luglio e agosto, e consiste nell’accorciare fino a circa un metro tutti i rami vecchi di un anno, per stimolare la fioritura e una nuova crescita.

Durante questa operazione è consigliabile eliminare anche i polloni e gli stoloni, ossia i rami più grossi che solitamente si formano alla base, e che danno una forma disordinata e asimmetrica alla pianta; in più, se il glicine ha origine da un innesto solitamente questi sono molto grossi e possono addirittura assorbire energia e indebolire la pianta. (Leggi anche: Wisteria: il suggestivo tunnel con una cascata di glicine (foto e video)

Potatura invernale

La potatura invernale del glicine, invece, si effettua dopo la caduta delle foglie. Se il clima è troppo rigido, però, il consiglio è di attendere la fine dell’inverno, al termine delle gelate.

Durante questa operazione devono essere accorciati tutti i rami di un anno, lasciando almeno quattro o cinque gemme; occorre anche in questo caso eliminare i polloni basali, che rovinano l’armonia della pianta, i rami secchi, danneggiati e rotti

Ovviamente, il consiglio per una potatura ottimale è, sia in estate sia in inverno, eliminare tutte quelle parti che tolgono risorse ed energia alla pianta e che ne ostacolano la crescita e la fioritura. Se poi si desidera dare al glicine una forma precisa, è bene scegliere un ramo adatto e non tagliarlo, bensì legarlo nella direzione in cui desideriamo stimolare la crescita. (Leggi anche: Come si coltiva il glicine dalle talee: tutti i consigli per una fioritura perfetta)

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