Galli “Il Milan non è più brillante, Commisso tenga Vlahovic”

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ROMA (ITALPRESS) – “E’ stata una partita intensa, il pareggio sarebbe stato il risultato più giusto. Questa ultima giornata ci ha regolato tante sorprese, il campionato sta diventando molto avvincente”. Giovanni Galli si gode le vicissitudini di un campionato che ieri sera ha proposto lo spettacolo di Milan-Napoli, big match vinto dalla squadra di Spalletti con il ‘giallò del pari annullato a Kessie allo scadere. “La sensazione, quando sono andati al Var, è che punissero il salto di Giroud, mai mi sarei aspettato che fosse andato a vedere il fuorigioco”, ha ammesso l’ex portiere rossonero e della Nazionale, tornando ai microfoni di Radio Anch’io Sport, su Rai Radio 1, sulla decisione presa da Massa dopo il ricorso al Var. Presunto errore a parte, qualcosa nel ‘giocattolò Milan sembra scricchiolare: “Il suo percorso è stato straordinario dall’arrivo di Pioli, ma ora non è più brillante: mancano i giocatori di velocità, Ibra davanti può fare solo quello che il suo fisico gli permette e servono inserimenti dei centrocampisti che al momento non ci sono”. Aver perso l’Europa non può essere nè una giustificazione nè una annotazione positiva, nel ricordo di quanto successo l’anno scorso all’Inter: “Il Milan deve riprendersi, uscire dalle competizioni è un contraccolpo: è una squadra giovane, deve crescere e ha perso in difesa un leader carismatico come Kjaer”. Da grande portiere, Galli esamina con la lente di ingrandimento il francese Maignan: “Fisicamente e atleticamente è molto dotato, però è la sua tecnica a volte è approssimativa, è più istintivo, e la nostra scuola lo potrà aiutare. E’ molto diverso da Donnarumma, ma il suo impatto è stato positivo: dà la sensazione di una presenza importante nell’area di rigore”. Da ex cuore viola, Galli auspica anche che Vlahovic possa restare alla Fiorentina: “Sarebbe un peccato se andasse via. Al di là delle qualità tecniche, moralmente sta dando dimostrazione di attaccamento al suo lavoro, oltre che alla maglia. Cresce costantemente, sarebbe una perdita importante ma ho la sensazione che Commisso tirerà fuori il classico coniglio dal cilindro per farlo rimanere. Sarebbe assurdo perdere un talento come lui, che ritengo tra i primi cinque centravanti al mondo, per problematiche legate ai procuratori”. Galli, campione del mondo nel 1982 con la Nazionale di Bearzot, è anche un convinto sostenitore del campionato a 18 squadre: “Ci sono talmente tante partite che andiamo a spremere i giocatori anche a discapito dello spettacolo. Più gare ci sono – conclude – e più c’è un calo fisico e di tensione”.
(ITALPRESS).


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