Fermiamo la strage dei pulcini maschi! Presentato emendamento al Governo italiano

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40 milioni: è il numero dei pulcini maschi che ogni anno vengono sterminati nel nostro Paese perché considerati inutili dall’industria delle uova. Entro le prime 24 ore dalla nascita questi poveri animali vengono uccisi, senza l’utilizzo di tecniche di stordimento, soffocati o tritati vivi. Da tempo le associazioni animaliste, tra cui Animal Equality, si battono per fermare questa pratica crudele. Ma adesso finalmente qualcosa si muove anche nel nostro Paese.


Oggi, infatti, è stato presentato un emendamento al Governo italiano per il recepimento delle direttive europee che introducono, entro la fine del 2026, il divieto di abbattimento selettivo dei pulcini maschi. A presentarlo l’onorevole Francesca Galizia, capogruppo del MoVimento 5 stelle in Commissione Politiche UE.

Crediamo sia giunto il momento, considerata la maggiore sensibilità acquisita da parte della società verso il benessere degli animali, che si ponga fine a questa pratica non più sostenibile, eticamente inaccettabile – spiega Galizia in una nota –L’emendamento prevede altresì congrui tempi di adeguamento alla normativa per l’aggiornamento delle procedure di lavoro e dello stato tecnologico delle imprese del settore dell’allevamento delle galline ovaiole, e allo stesso tempo supporta l’introduzione e lo sviluppo di tecnologie e strumenti per il sessaggio degli embrioni in-ovo in grado di identificare il sesso del pulcino ancora prima della schiusa, anche attraverso politiche di incentivazione delle suddette tecnologie, al fine di favorire la tutela del benessere degli animali.

Basta con l’abbattimento selettivo dei pulcini! L’Italia segua l’esempio virtuosi di altri Paesi europei

Diversi Paesi europei – fra cui Francia e Germania – hanno già deciso di abbandonare questa pratica disumana, mentre l’Italia è ancora troppo indietro sul fronte del benessere animale.

All’estero molti governi si sono già espressi contro l’uccisione dei pulcini maschi in Germania già nel 2022 procederanno in questo senso e anche la Commissione UE ha lanciato un’iniziativa pubblica per eseguire un controllo di adeguatezza delle norme vigenti sul benessere degli animali– sottolinea Francesca Galizia – Per questo è ora che anche l’Italia abbia una disciplina che stia al passo con le disposizioni europee ed eviti una inutile e dolorosa mattanza. 

Lo scorso anno l’associazione animalista Animal Equality ha lanciato una campagna, firmata da oltre 100mila persone, proprio per chiedere a Governo e industria di porre fine a questa situazione terribile. Grazie al suo impegno, già nel 2020 l’associazione di categoria dei produttori di uova Assoavi si era dichiarata favorevole all’introduzione di tecnologie in-ovo sexing in grado di evitare l’abbattimento dei pulcini maschi.

È necessario che l’Italia compia una scelta di responsabilità e rispetto nei confronti di animali, esseri senzienti, che non possono più essere solo considerati scarti industriali – ribadisce Alice Trombetta, direttrice esecutiva di Animal Equality Italia – L’uccisione selettiva dei pulcini maschi che si verifica ogni anno non può essere ancora considerata la normalità e oggi il Parlamento ha una grande opportunità scegliendo di sostenere questa proposta che va verso le linee dettate anche dell’Unione europea in materia di benessere animale. È tempo di favorire l’introduzione di queste tecnologie in-ovo sexing anche in Italia, come già stanno facendo i produttori, e le istituzioni devono impegnarsi in questo percorso fondamentale per il progresso del nostro Paese e degli animali.

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Fonti: Animal Equality/Francesca Galizia (Facebook)

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