Djokovic “Non sono no vax, mai amico di Federer e Nadal”

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Tempo di Lettura: 2 minuti Il fuoriclasse serbo: “Molte persone hanno apprezzato che sia rimasto coerente”

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ROMA (ITALPRESS) – “Ho subìto tutto sulla mia pelle. Molte persone hanno apprezzato che io sia rimasto coerente. Il 95 per cento di quello che è stato scritto e detto in tv di me negli ultimi tre anni è totalmente falso. Mi chiamavano Novax Djokocovid? Io non sono no vax e non ho mai detto in vita mia di esserlo. Non sono neppure pro vax. Sono pro choice: difendo la libertà di scelta. E’ un diritto fondamentale dell’uomo la libertà di decidere che cose inoculare nel proprio corpo e cosa no”. Così, in un’intervista a ‘Il Corriere della Serà, Novak Djokovic torna a parlare delle polemiche attorno alle sue posizioni sul vaccino anti-Covid. Una vicenda che lo ha portato a saltare gli Australian Open. “Avevo avuto il Covid ed ero guarito – ricorda il fuoriclasse serbo, impegnato questa settimana agli Internazionali – Ho rispettato tutte le norme e non ho messo in pericolo nessuno. Eppure una volta là sono diventato un caso politico, uno che metteva in pericolo il mondo. Il sistema, di cui i media sono parte, esigeva un bersaglio, che fosse opposto al mainstream; e lo sono diventato. Mi hanno messo l’etichetta di no vax, una cosa del tutto falsa, che ancora adesso mi fa venire il mal di stomaco. Poi si è scoperto che la situazione della pandemia era molto diversa da come veniva presentata”. “Ora – afferma – l’Organizzazione mondiale della sanità ha scritto che il virus non è più così grave, che fa parte di tutti i virus che abbiamo…Questo perchè quasi tutti si sono vaccinati? Però si è divisa la società. E io sono stato messo in mezzo, additato come persona non grata. Mi sono ritrovato solo; ma quella volta mi sono sentito la pecora, circondata da venti lupi. E un uomo solo contro i grandi media non ha chance. Io dimentico in fretta, sono concentrato sulle cose positive. Ho avuto il Covid una seconda volta. Ho sempre accettato le regole, non potevo andare in America e non sono andato, ho rinunciato a due Us Open per restare coerente con me stesso. Non ho parlato, perchè ho visto che quel che dicevo veniva distorto. Sono tornato in Australia e ho vinto. Però sono rimasto deluso. Dai media e da molti colleghi. Quali? Nomi non ne faccio. Ma quando mezza società è contro di te, allora vedi la vera faccia delle persone. E molte persone hanno girato la testa dall’altra parte. Molti giocatori e qualche organizzatore”. ‘Nolè chiarisce anche il suo rapporto con Federer: “Non siamo mai stati amici, tra rivali non è possibile; ma non siamo mai stati nemici. Ho sempre avuto rispetto per Federer, è stato uno dei più grandi di tutti i tempi. Ha avuto un impatto straordinario, ma non sono mai stato vicino a lui. Nadal? Anche con lui l’amicizia è impossibile. L’ho sempre stimato e ammirato moltissimo. Grazie a lui e a Federer sono cresciuto e sono diventato quello che sono. Questo ci unirà per sempre; perciò provo gratitudine nei loro confronti. Nadal è una parte della mia vita, negli ultimi quindici anni ho visto più lui della mia mamma”, conclude Djokovic.
– Foto LivePhotoSport –
(ITALPRESS).


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