Conte chiama Parmitano: “Lei punto di riferimento per i giovani”

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La missione 'Beyond' termina il 6 febbraio: "Ancora tante sfide impegnative". E Fraccaro invita l'astronauta a Palazzo Chigi Condividi su facebook Condividi su twitter Condividi su whatsapp Condividi su email Condividi su print


ROMA – “Ci ha reso veramente orgogliosi di essere italiani, lei è un punto di riferimento per i giovani”. A dirlo è il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, “emozionato” durante il colloquio con il comandante della Stazione spaziale internazionale, l’astronauta del corpo Esa Luca Parmitano, collegato telefonicamente dallo Spazio con Palazzo Chigi.

“La responsabilità di chi è su una piattaforma visibile è uguale per tutti- ha riflettuto Parmitano, rispondendo a Conte-. Bisogna avere la responsabilità di una comunicazione chiara, coerente, per trasmettere il messaggio positivo di quello che facciamo. La gente mi segue non in quanto ‘Luca Parmitano’, ma in quanto astronauta. Io mi sento responsabile come ambasciatore di valori italiani, europei e che riguardano il mondo in cui vivo. Voglio ricordare che il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha parlato di speranza. Io spero di poter dare un messaggio di speranza” per i giovani e per gli studenti, “quello di avere possibilità davanti di poter raggiungere degli obiettivi. L’Italia mi ha offerto sempre delle possibilità. Credo che la gente lo comprenda: esiste la possibilità di guardare avanti”.

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E, a proposito dell’impegno italiano, Astro Luca ha ricordato al presidente Conte che il modulo da cui si è collegato con Palazzo Chigi è proprio una struttura ingegneristica costruita in Italia, così come il modulo Columbus, il nodo 2 e il nodo 3 della Stazione spaziale, il modulo logistico e la cupola. Non solo. In questo momento è a bordo anche la navetta cargo più grande in uso, la Cygnus, anch’essa con natali tricolori. “Il volume pressurizzato a bordo è quasi per il 50% è oggi italiano. Più tutta la scienza portata dall’Italia, ha ricordato Parmitano, enumerando anche diversi esperimenti promossi dall’Agenzia spaziale italiana (Asi), in particolare quelli incentrati sulla fisiologia umana. “Posso dire con orgoglio che la nostra partecipazione a livello finanziario è al terzo posto” in Europa, ma “dal punto di vista di scienza e tecnologia siamo sicuramente lì sul podio”, ha concluso l’astronauta di Paternò (Catania).

TRE SETTIMANE DI NUOVE SFIDE

La chiamata Conte-Parmitano è avvenuta mentre la Stazione orbitava sul Nord America, entrando nell’Atlantico direzione sud-est verso la costa del Brasile, ha reso noto lo stesso Parmitano all’inizio del colloquio.

“Io ero abituato ai film di fantascienza. Le confesso di essere emozionato di vedere un nostro rappresentante sulla Iss- ha esordito Conte-. Noi abbiamo la legge 7 del 2018 che ha riordinato la governance dello Spazio: è stato istituito il Comint, presieduto da Riccardo Fraccaro, vi partecipano 12 ministri e il presidente della conferenza delle Regioni. Ciò ci ha consentito un grande balzo in avanti. Questo ci ha permesso di recitare un ruolo ancora più importante”, ha ricordato il presidente del Consiglio, citando l’impegno economico di 2.282 miliardi deliberato all’ultima Ministeriale Esa di Siviglia.

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“Ci stiamo impegnando molto perché riteniamo che con programmi nazionali e internazionali lo Spazio sia un settore strategico per noi. Ci consente anche di sviluppare una crescente consapevolezza sul nostro pianeta”. E chiede a Parmitano, primo italiano a ricoprire il ruolo di Comandante sulla Iss, un bilancio della missione in cui è impegnato, ‘Beyond’, partita a luglio e con termine il 6 febbraio 2020.

Faccio un po’ di fatica a fare un bilancio oggi, perché abbiamo davanti 3 settimane estremamente impegnative– ha segnalato Parmitano-. Ancora 3 ‘passeggiate spaziali’ (Eva), più una ulteriore attività extraveicolare per attivare lo spettrometro Ams. Tutta la missione, sia quella precedente al mio comando, che quella in cui sono stato comandante”, ha evidenziato “precedenti superlativi nella quantità di lavoro effettuato. Il mio equipaggio – e io mi metto da parte, noi siamo un esempio di lavoro di squadra, compreso l’equipaggio a terra-, siamo stati nelle condizioni di effettuare il record di utilizzazione” della Iss.

Il presidente del Consiglio ha poi chiesto ad Astro Luca se ci fossero stati momenti di particolare difficoltà durante le Eva, e quanto il suo percorso di pilota sperimentatore in Aeronautica (corpo in cui Parmitano è colonnello) avesse influito sulle sue capacità di astronauta. Una “Eva ha sempre un’altissima componente di rischio, l’ho sperimentato sulla mia pelle nella mia prima missione ormai sei anni fa (missione ‘Volare’ dell’Agenzia spaziale italiana, ndr)quando ci fu l’avaria nel mio scafandro e ciò mise a rischio la mia vita. A confronto le tre effettuate finora, sebbene il livello di difficoltà fosse superiore, non hanno presentato difficoltà tecniche. Un aspetto particolarmente difficile è che ho lavorato quasi del tutto dal braccio robotico canadese, collegato alla Iss quasi solo attraverso un’interfaccia per cui ero legato solo per i piedi: in caso di pericolo ci sono rischi in più”. Rischi e pericoli, che, però, un astronauta è preparato ad affrontare grazie soprattutto all’addestramento ricevuto sulla Terra.

“L’addestramento da pilota sperimentatore ha qualità simile a quello dell’astronauta, tutto questo ha contribuito a formarmi soprattutto nella contingenza e nell’emergenza. L’astronauta, come il pilota, è preparato a risolvere contingenze usando checklist, procedure… quando bisogna capire da soli cosa fare, l’esperienza pregressa entra in gioco. Nel mio caso, quella di pilota sperimentatore e di pilota di caccia”, ha concluso l’astronauta di Paternò.

L’INVITO A PALAZZO CHIGI

Lo Spazio? Ha un’importanza non solo geostrategica, ma anche sociale. Per questo, al termine della missione’Beyond’, l’astronauta italiano del corpo Esa, Luca Parmitano, è stato invitato a Palazzo Chigi dal sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega allo Spazio, Riccardo Fraccaro, per “informarci sull’esito finale della sua missione e sulla grande esperienza che ha portato avanti”, oltre che sull’impatto dello Spazio nella vita dei cittadini, ha detto lo stesso Fraccaro intervenendo dopo il colloquio tra il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, e Parmitano, in orbita sulla Stazione spaziale internazionale fino al 6 febbraio. “Voi astronauti ci ricordate costantemente come appare la Terra da lassù, cioè come un’ecosistema da tutelare”, ha rimarcato Fraccaro. “Questo invito è per me occasione di dimostrare quanto l’impatto tecnologico, scientifico ed esplorativo sia presente nella vita di ogni giorno per chi è Terra- ha replicato Parmitano- e se è possibile mi piacerebbe utilizzare questi tre elementi per dare un po’ di ispirazione ai nostri giovani e a tutti i cittadini per spiegare il fatto che lo Spazio è una piattaforma che ci permette di vedere non solo cosa c’è più in là, ma anche quanto fragile sia il nostro mondo”, ha concluso l’astronauta.

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