Compie 80 anni Michele Guardì, il padre de “I Fatti Vostri”

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Tempo di Lettura: 3 minuti ROMA (ITALPRESS) – Lasciando la Palermo-Agrigento e inerpicandosi su una tortuosa stradina che sale per le montagne, si arriva a Casteltermini. E’ qui che, nel 1943, è nato Michele Guardì, autore e regista tv che il prossimo 5 giugno spegnerà le sue prime 80 candeline. Quel paese, nel quale a nove anni si esibì per […]

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ROMA (ITALPRESS) – Lasciando la Palermo-Agrigento e inerpicandosi su una tortuosa stradina che sale per le montagne, si arriva a Casteltermini. E’ qui che, nel 1943, è nato Michele Guardì, autore e regista tv che il prossimo 5 giugno spegnerà le sue prime 80 candeline. Quel paese, nel quale a nove anni si esibì per la prima volta su un palco (quello dell’oratorio di S. Antonino) nei panni di san Tarcisio decidendo proprio in quel momento che avrebbe fatto il regista (e non solo), Guardì non lo ha mai dimenticato, tanto da “riprodurlo” nella piazza più famosa della televisione, quella de “I fatti vostri”, il programma ideato nel 1990, ancora in onda con successo (incluse le edizioni in cui si è intitolato “Piazza Grande”). Il padre Ignazio non era d’accordo con le velleità artistiche del figlio (“Michele, basta di fare ‘u puparo” gli ripeteva) ma lui, dopo avere diligentemente conseguito la laurea in giurisprudenza a Palermo, decise di trasferirsi a Roma proprio per tentare la carriera nel mondo dello spettacolo.
Del resto la vena artistica in famiglia non mancava grazie alla mamma, Angelina Di Pisa, che era pianista e agli zii, anch’essi musicisti. Non a caso, le prime collaborazioni di Michele sono firmate insieme al cugino Enzo Di Pisa, sia quelle radiofoniche con la sede regionale della Rai Sicilia sia quella del debutto (nel 1977) come autore televisivo in Rai, con i testi del programma “Secondo voi”, condotto da Pippo Baudo. Di quegli anni è anche l’inizio del fortunato sodalizio con Antonello Falqui, segnato da programmi di successo come “Due come noi” e “Palcoscenico” ma destinato a sciogliersi nella metà degli anni 80 a causa di una diversa visione del varietà televisivo. Grazie ad “Al Paradise” (scritto e diretto con Falqui), Guardì capisce che il genere ha bisogno di essere rinnovato e, soprattutto, di prendere spunto dalla vita quotidiana. Così nel 1986, dopo avere firmato la “Domenica in” della stagione precedente, crea (con Piero Badaloni, Giorgio Calabrese e Nino Criscenti) “Unomattina”, il primo programma mattutino della Rai che firma fino al 1990.
Nel 1988 è la volta del varietà “Europa Europa”, nel quale fa debuttare come conduttore un giovane Fabrizio Frizzi (insieme a Elisabetta Gardini e Alessandra Martines). Sulla scia del successo di “Unomattina”, realizza anche “Mattina due” ma il programma che più lo identifica arriva, come dicevamo, nel 1990: nasce “I fatti vostri”, contenitore del mezzogiorno di Raidue che negli anni viene condotto da Frizzi, Giancarlo Magalli, Alberto Castagna e Massimo Giletti, solo per citarne alcuni. Oltre che autore e regista, nel programma Michele è la voce del “Comitato” che interagisce con il pubblico e con i conduttori. In un’intervista rilasciata all’epoca al Radiocorriere, Guardì raccontò: “Quando il direttore di Raidue Giampaolo Sodano mi ha chiesto un programma specifico per il mezzogiorno, gli ho detto che facevo già tante cose per come ‘Mattina duè e il sabato su Raiuno. Lui ha insistito: ‘Ma tu, a quell’ora, cosa facevi da ragazzo?’. Ah, ho detto io, stavo nella piazza. A ventidue anni ero avvocato e noi uscivamo dalla pretura e proseguivamo la mattinata al bar, dove la gente raccontava le proprie cose. Noi stavamo in piazza a farci gli affari di tutti. Ognuno diceva la sua e c’era tanta umanità. E questo vorrei conservare nella mia trasmissione”.
Un anno dopo, adattando il format tedesco “Wetten Dass?”, Guardì dà vita a “Scommettiamo che?”, show del sabato sera di Raiuno condotto da Fabrizio Frizzi e Milly Carlucci, abbinato per alcune stagioni alla Lotteria Italia. Seguono, negli anni successivi, “Mattina in famiglia” (il nuovo titolo di “Mattina Due”), “Mezzogiorno in famiglia”, i varietà “Papaveri e papere” e “Millelire al mese”, entrambi condotti da Pippo Baudo e Giancarlo Magalli, e il gioco preserale “Il lotto alle otto”. Tra un ritorno a “Domenica in” (nel 1997-1998) e due con Scommettiamo che?”, trova anche il tempo di fare il conduttore con il varietà “Nientepopodimenoche”, di occuparsi per alcune edizioni di “Telethon” e di dare alla luce al programma di attualità e cronaca “Insieme sul Due”. Non solo: nel 2010 mette anche in scena “I promessi sposi – Opera moderna”, musical tratto dal capolavoro manzoniano e nel 2017 debutta nella narrativa con il romanzo “Fimminedda”, seguito nel 2023 da “Il polentone”.


foto: agenziafotogramma.it

(ITALPRESS).

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