Come scegliamo il partner: le 2 regole inconsce della psicologia Archetipica

Condividi
Tempo di Lettura: 2 minuti

Come scegliamo il partner? Beh, questa è sicuramente una domanda che trova tante risposte e poche certezze. Una domanda che per anni artisti, scrittori, filosofi e psicologi si sono fatti e rifatti, giungendo a pochissime verità.


Perché l’amore non conosce verità. L’amore non conosce leggi universali, non conosce razionalità, non conosce niente che possa essere definito come una legge che vale per tutti. Conosce però alcuni comportamenti che ci accomunano quasi tutti e che dunque ci permettono ancora di parlare d’amore.

Perché anche se non possiamo trovare delle legge che valgono per tutti, possiamo avvicinarci un po’ a questo obiettivo. Con la chiara consapevolezza di non poterle definire leggi universali, ma con la speranza che possano servire alla maggior parte di voi.

E allora oggi proviamo a rispondere ad una domanda che da tempo non trova risposta. Come scegliamo il partner? E proviamo a rispondere avvalendoci della spiegazione della psicologia Archetipica. Vediamo insieme di che cosa stiamo parlando.

Come scegliamo il nostro partner? Le 2 regole inconsce della psicologia Archetipica

Quando abbiamo a che fare con l’amore (o in generale con qualsiasi relazione con le altre persone) scegliamo con chi trascorrere il nostro tempo in due modi diversi. C’è una parte della scelta cosiddetta conscia e una inconscia.

La parte conscia riguarda tutto ciò che ci piace. Scegliamo qualcuno perché è bello, perché è simpatico, perché ha il nostro stesso modo di vedere il mondo e chi più ne ha più ne metta. Insomma, tutto ciò che riguarda i nostri gusti personali.

E poi c’è invece una parte della nostra scelta cosiddetta inconscia. Una parte che si suddivide in due diverse regole. La prima regola è la regola del vuoto o, stando alla traduzione letterale, la regola del buco.

Secondo la psicologia archetipica, ci avvaliamo di questa regola in maniera del tutto inconscia per scegliere chi ci piace. Stando a questa concezione, i nostri vuoti interiori si manifestano secondo due possibilità.

La prima possibilità è la possibilità nevrotica. Il nostro partner ci aiuta a colmare i nostri vuoti con le sue ansie, le sue nevrosi e le sue paure. La seconda possibilità è invece quella del superamento di sé. In pratica il nostro partner colmerà i nostri vuoti con i suoi aspetti caratteriali.

Riuscirà a colmare i nostri buchi interiori con i suoi difetti e le sue qualità. E’ esattamente ciò che siamo solito tradurre con il detto “gli opposi si attraggono”. Sono una persona che ha un buco in termini di aggressività? Sceglierò un partner con questa caratteristica. E così via.

La seconda regola è invece la regola dell’inconsapevolezza ed è decisamente più sottile. Quando scegliamo di avere una relazione con qualcuno mettiamo in gioco ciò che siamo. Un essere fatto di pregi, di difetti, di paure e di ansie.

Non sempre però siamo disposti a metterci in gioco davvero. E allora cosa facciamo? Scegliamo qualcuno che è ancora meno consapevole di noi. Così facendo riusciamo a preservare una buona fetta del nostro carattere e del nostro essere. Solo che, con il passare del tempo, quando avremo bisogno di cambiare non troveremo nel nostro partner un alleato consapevole.

POTREBBE ANCHE INTERESSARTI: I difetti delle donne che fanno impazzire gli uomini.

L'articolo Come scegliamo il partner: le 2 regole inconsce della psicologia Archetipica proviene da Filosofia Spicciola.

Da Filosofia Spicciola

Loading