Come sarà mio figlio quando nascerà

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Una delle domande più comuni durante i nove mesi di gravidanza è Come sarà mio figlio quando nascerà? A chi assomiglierà? Di quale colore saranno i suoi occhi? Domande alle quali non possiamo rispondere fino a quando il bambino non sarà nato, ma che possono accompagnarci e accrescere le nostre aspettative. Nonostante ci siano apparecchiature tecnologiche in grado di mostrare il nostro bambino in tre dimensioni quando si trova ancora all’interno della nostra pancia, non esistono ad oggi strumenti tanto avanzati da permetterci di anticipare l’emozione della nascita, quando finalmente possiamo stringerlo tra le braccio e scoprire ogni minimo dettaglio del suo corpo.


Già a partire dal terzo mese di gravidanza, momento in cui si inizia davvero a rendersi conto di essere diventati genitori, si inizia anche a fantasticare sul proprio bambino. Sviluppiamo quindi una serie di aspettative e attese che sono frutto del nostro bagaglio esperienziale e valoriale, ma che sono fortemente condizionate da ciò che la società ci ha portato ad idealizzare. Nella coppia in attesa si crea una sorta di spazio sospeso, uno spazio di attesa che porta intevitabilmente a costruire un’idea di genitorialità falsata, idealizzata. E’ necessario in questa fase avere comunque una buona dose di consapevolezza del fatto che stiamo creando un’immagine fittizia di nostro figlio, di ciò che sarà e diventerà. Dobbiamo assolutamente evitare che questo bimbo immaginario si scontri con la realtà, con il bimbo reale che avremo di fronte.

Come sarà mio figlio?

Idealizzare come potrà essere nostro figlio è del tutto normale. La genetica potrebbe aiutarci a comprendere in termini di probabilità se i suoi occhi saranno di un colore o di un altro, ma è impossibile averne la certezza assoluta.
Esistono nella coppia dei “geni dominanti” che hanno più probabilità di influire sull’aspetto del nascituro. I colori scuri sono geni dominanti rispetto a quelli chiari. Per quanto riguarda le labbra, invece, il gene dominante è quello delle labbra carnose: nel caso del naso il gene dominante è quello con la radice più alta: se è presente un naso aquilino, è altamente probabile che lo abbia anche il figlio. La forma del viso dal gene dominante è quella del viso ovale, che vince su quello tondo. Ma esistono infiniti incroci genetici che potrebbero determinare l’aspetto fisico del bambino, quindi resta comunque impossibile fare delle previsioni certe.

Esistono numerose app, siti e programmi on-line che permettono di rispondere alla questione “come sarà mio figlio”. Lo fanno generalmente incrociando due fotografie della mamma e del papà, con risultati che in qualche misura potrebbero avvicinarsi alla realtà, anche se, trattandosi di modelli previsionali che mescolano due immagini, non possiamo ritenerle delle fonti attendibili.

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