Cinco de Mayo: origini, storia e curiosità sulla festa dell’orgoglio messicano

Condividi
Tempo di Lettura: 2 minuti

Ogni anno, in Messico e negli Stati Uniti, si festeggia il Cinco de Mayo, il 5 maggio, una ricorrenza che commemora la vittoria messicana sulle truppe francesi nella battaglia di Puebla, risalente al 5 maggio 1862. Da non confondere con il Giorno dell’Indipendenza del Messico, che ricorre invece a settembre.


Il conflitto di Puebla sorse in seguito alla sospensione del debito estero da parte di Benito Juárez, allora presidente del Messico. La Francia, ritenendo tale scelta inaccettabile, mandò le sue truppe in loco, ma venne sconfitta dai messicani, nonostante fossero numericamente inferiori e peggio equipaggiati. Tuttavia, poco tempo dopo, i francesi riuscirono ad occupare il paese, imponendo Massimiliano I come imperatore. Solo nel 1867 il Messico riuscì a liberarsene definitivamente.

 

Visualizza questo post su Instagram

 

Un post condiviso da Cinco De Mayo Festival (@cincodemayodenver)

La ricorrenza, che è un simbolo della resistenza messicana, viene celebrata in diverse parti del Messico e in particolare nella città di Puebla, dove ogni anno si organizzano sfilate e rievocazioni storiche dell’antica battaglia. I partecipanti si vestono in uniforme, portando machete e fucili vecchio stile, spiega Live Science. Le donne, che indossano cappelli fioriti e lunghe gonne, rappresentano le combattenti che cucinavano e si prendevano cura delle truppe messicane.

 

Visualizza questo post su Instagram

 

Un post condiviso da Cinco De Mayo Festival (@cincodemayodenver)

Ma il Cinco de Mayo è molto popolare anche, e soprattutto, negli Stati Uniti, dove i messicani colgono l’occasione per ricordare la battaglia e omaggiare la loro cultura d’origine. In numerose città vengono organizzate sfilate con ballerini dai costumi coloratissimi, accompagnate da musica mariachi, oltre che festival a tema durante i quali si assaporano drink e piatti della cucina tradizionale messicana.

Seguici su Telegram | Instagram | Facebook | TikTok | Youtube

FONTI: History/Live Science

Leggi anche:

Loading

Lascia un commento