Catania, al Teatro Stabile “Devi avere paura” di e con Guia Jelo

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Ultima replica, oggi, di ‘Devi avere paura’, spettacolo musicale scritto e interpretato da Guia Jelo. Ad accoglierlo la Sala Futura del Teatro Stabile di Catania, con la regia suggestiva e molto particolare di Francesca Ferro e con i testi di Francesco Pulejo e Aldo Nicolai. I costumi sono di Giovanna Giorgianni. Sul palco anche la cantante new soul Cristina Russo, con la sua band neo-soul combo, in un tributo, tra gli altri, anche all’artista Amy Winehouse. Ancora una volta sono centrali, nella produzione di Cinemaset e Antonio Chiaramonte, i temi sociali. “Il nome Sala Futura dello spazio del Teatro Stabile di Catania riservato a spettacoli particolari, un po’ d’élite, super moderni, attuali, di scoperta, di ricerca, non poteva essere più azzeccato di quanto non lo sia in questo momento della mia carriera – commenta Guia Jelo – Mia nonna diceva: ‘Il vecchio seduto e col bastone ancora imparava’. Come dire, ancora ci si può evolvere. La mia evoluzione – spiega l’attrice – è questa spinta che ho verso il teatro, seppur e perché no, nella tradizione, nei tratti di comicità, deve essere moderno e modernizzato, come se avessi vent’anni e fossi all’inizio. Dentro, nel mio teatro della maturità, deve esserci un tema sociale, un tema di rivolta, di ammonimento, di accusa. Il Teatro Stabile di Catania è stato la mia culla e adesso mi accoglie in questo mio proposito evolutivo, in questa mia volontà di suscitare interesse, passione, ilarità su temi importanti, che hanno valore. E per il Teatro Stabile di Catania, che è un ente pubblico, il valore deve essere anche questo”.


Il cast

‘Devi avere paura’, prodotto e realizzato da Antonio Chiaramonte di Cinemaset, insieme all’associazione ‘Antimafia e Legalità’, di cui è presidente l’avvocato Enzo Guarnera, rappresenta un altro grande esempio del significativo e virtuoso percorso compiuto da Cinemaset per l’impegno sociale e la legalità, con una particolare attenzione al mondo delle scuole e dei giovani.

Guia Jelo

“Lo spettacolo vive delle mie speranze, dello sguardo a qualche rinascita per il futuro dei miei nipoti, della mia veemenza artistica, dei miei tratti di comicità, ma sicuramente anche di dramma, con i due monologhi scritti con coraggio da Francesco Pulejo, sul tema della droga “– prosegue Guia Jelo – Avere come regista Francesca Ferro è una cosa importantissima per me, sul piano della mia evoluzione artistica, ma anche umana. Che dire di Cristina Russo e della sua band? È un inno, un urlo disperato contro la droga, contro il mostro di cui avere paura, che ha ucciso molta arte. Ho scritto questo testo spinta principalmente dal mio amore per Amy Winehouse, un doloroso mito a cui abbiamo voluto rendere un omaggio e con dei pezzi cover ma, a tratti, personalizzati dallo stile di Cristina Russo”. Lo spettacolo sarà di nuovo in scena il 28 e il 29 gennaio.  

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