Call ID Spoofing, così le compagnie telefoniche hanno sfondato l’ultima frontiera del telemarketing aggressivo (e l’AGCOM le convoca)
Telefonate apparentemente innocenti, fatte sotto le mentite spoglie di un numero telefonico qualsiasi: è si chiama Call ID Spoofing, ed è l’ultima frontiera del telemarketing aggressivo. In pratica, esistono software che consentono agli operatori dei call center di presentarsi sullo schermo del cellulare con numeri di cellulare fasulli e inesistenti, aggirando così i blocchi e spingendoci a rispondere nostro malgrado.
Sì perché, se il numero che appare sullo schermo del nostro smartphone sembra appartenere ad una normalissima linea telefonica cellulare, non c’è motivo per non rispondere: potrebbe essere un amico di cui non abbiamo memorizzato il contatto, o un potenziale cliente, o ancora qualcuno a cui noi stessi abbiamo dato il nostro recapito per poter essere richiamati. E invece, aprendo la comunicazione, ci troviamo a parlare della solita nuova promozione che riguarda la compagnia elettrica o il gestore telefonico.
Il fenomeno è sempre più diffuso e fa arrabbiare moltissimi utenti che si vedono disturbati, sul lavoro o nel tempo libero, da telefonate di marketing che hanno il solo scopo di interrompere ciò che si stava facendo – soprattutto se si considera che il nostro Paese è ad un passo dalla messa in opera di un nuovo Registro delle opposizioni, che dovrebbe bloccare il telemarketing aggressivo anche verso i cellulari e per i messaggi registrati rivolti ai numeri fissi.
(Leggi anche: Come difenderci dalle chiamate dei call center (in attesa di un nuovo Registro delle opposizioni))
Oltre a essere un mezzo per pubblicità fastidiosa e invadente, il Call ID Spoofing può trasformarsi nel “travestimento” ideale anche per truffe ai danni di malcapitati cittadini: dietro un numero telefonico in apparenza normale e la voce di quello che si spaccia per il nostro consulente bancario, infatti, può nascondersi un truffatore pronto a estorcerci con l’inganno i dati del nostro conto in banca per svuotarlo.
L’utilizzo di un numero falso o inesistente poi, oltre a far cascare noi utenti nella trappola, inganna anche le app e i sistemi di blocco del telemarketing – i cosiddetti filtri anti-spam – che non riescono a distinguere i numeri di cellulare veri da quelli fasulli e lasciano passare anche quelle telefonate che dovrebbero invece essere bloccate.
Questo fenomeno truffaldino non è nuovo: già nel 2019 l’Autorità Garante delle comunicazioni (AGCOM) aveva emesso una diffida formale contro tutti gli operatori che adottano questa tecnica ingannevole, ma i sistemi necessari a impedire il Call ID Spoofing sono costosi e difficili da mettere in pratica in maniera efficace.
Per provare a trovare una soluzione definitiva al problema, l’AGICOM ha convocato un “Tavolo tecnico di cui alla delibera n. 420/19/CONS sull’attività dei call center/teleseller e CLI spoofing”: speriamo che da questo primo incontro si possa giungere presto ad una soluzione che danneggi questa pratica scorretta e tuteli la serenità degli utenti.
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Fonte: AGCOM
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