Calciomercato e allenatori, il valzer delle panchine di Serie A sta per iniziare

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Manca più di un mese alla conclusione del campionato, eppure in Serie A il calciomercato è ai blocchi di partenza e si parla già del valzer delle panchine per la prossima stagione.


Quello di mettere sulla graticola gli allenatori è da sempre un fenomeno tipicamente italiano, tra esoneri in corsa e nuovi progetti per il futuro (o rivoluzioni, termine molto in voga quando si cerca una giustificazione per il cambio di guida tecnica), e chi si sente troppo sicuro rischia di fare una brutta fine, perché bastano una manciata di risultati negativi per vedere le nubi nere spuntare all’orizzonte.

Il caso Juve, Pirlo a rischio

La vittoria sul Napoli nel recupero di campionato ha salvato la panchina di Andrea Pirlo, che in caso di sconfitta avrebbe seriamente rischiato l'esonero.

La scelta di Andrea Agnelli di metterlo sulla pluriscudettata panchina bianconera non ha pagato, visto che dopo nove anni l'egemonia della Juventus avrà fine. Pirlo era stato scelto come allenatore dell'Under 23, salvo poi essere promosso nel giro di dieci giorni ad allenatore della prima squadra (debuttante assoluto in Serie A) dopo l'esonero di Sarri. Che, quanto meno, lo scudetto lo aveva fatto restare a Torino. Pirlo non ha convinto, e nonostante la vittoria in supercoppa su di lui pesa l'eliminazione in Champions ad opera del modesto Porto, oltre che il distacco dal primo posto in campionato diventato quasi una sentenza.

Il fatto che Agnelli e l'ex Allegri abbiano seguito insieme il derby ha fatto alzare al massimo le antenne, tanto che al termine della stagione potremmo assistere al terzo avvicendamento sulla panchina bianconera negli ultimi tre anni.

L'allenatore della Juventus Andrea Pirlo, 41 anni
Juventus Press ConferenceL'allenatore della Juventus Andrea Pirlo, 41 anniDaniele Badolato – Juventus FC

Gattuso, addio al Napoli

Due delle panchine che cambieranno proprietario sono quelle di Napoli e Roma. Il caso del Napoli, in particolare, è quanto mai bizzarro, perché in questo momento se c’è un allenatore che sta facendo bene, nonostante l'ultima sconfitta a Torino contro la Juventus, è proprio Rino Gattuso. E allora perché cambiare? Il motivo sta nel fatto che lo strappo tra Gattuso e il presidente De Laurentiis è di quelli impossibili da ricucire: dopo il ko dello scorso 24 gennaio contro il Verona, il presidente ha contattato almeno tre allenatori per sostituire subito Gattuso (gli ex Benitez e Sarri, ma anche Luciano Spalletti). Ma siccome nel calcio certi segreti durano lo spazio di un amen, ecco che, venuto a conoscenza della cosa, Gattuso ha detto basta. A prescindere da come finirà la stagione del Napoli, lui se ne andrà. Troppo orgoglioso lui per accettare una prassi per certi versi normale (un presidente che, non contento dei risultati, sonda il terreno altrove), troppo orgoglioso De Laurentiis per tornare sui suoi passi e ammettere che il lavoro del suo allenatore sta dando i frutti sperati. In corsa ci sono già Italiano (ora allo Spezia) e Juric (attualmente al Verona), senza tralasciare un possibile ritorno di Sarri, con tutti i pro e i contro del caso, soprattutto agli occhi dei tifosi che potrebbero non perdonargli il tradimento di essere andato alla Juventus, se pur passando prima dal Chelsea.

Rino Gattuso, al Napoli dall'11 dicembre 2019 quando prese il posto di Carlo Ancelotti
Serie A: Napoli, Gennaro GattusoRino Gattuso, al Napoli dall'11 dicembre 2019 quando prese il posto di Carlo AncelottiLiveMedia/Emmanuele Mastrodonato / IPA

Fonseca-Roma, un rapporto tormentato

Diverso il discorso per la Roma, dove il destino di Fonseca sembra essere segnato da tempo. L’allenatore portoghese, anche quando la sua squadra mostrava un bel gioco e faceva punti, è sempre stato criticato, tanto che il dopo-Fonseca nella capitale sponda giallorossa è diventato un vero tormentone. Quest’anno, poi, si sono aggiunti i problemi con lo spogliatoio, specialmente con il capitano (ormai ex) Edin Dzeko, escluso dalla sfida di campionato contro il Verona dopo un duro faccia a faccia con l’allenatore. E tanto basta per pensare già alla prossima stagione, con Sarri e Allegri in cima alla lista dei desideri, sempre che la proprietà americana non preferisca una scelta più internazionale puntando sui talenti emergenti, come Nagelsmann del Lipsia, allenatore rivelazione del calcio tedesco, o Ten Hag che sta facendo crescere i giovani talenti dell'Ajax, profili perfetti per chi vorrebbe mettere le basi per un progetto (altro termine spesso abusato) che duri nel tempo.

Il portoghese Paulo Fonseca, alla seconda stagione sulla panchina della Roma
Serie A: Roma, Paulo FonsecaIl portoghese Paulo Fonseca, alla seconda stagione sulla panchina della RomaLiveMedia/DPPI/Federico Proietti / IPA

Che faranno quindi Gattuso e Fonseca? Nel domino delle panchine, nel futuro di Gattuso potrebbe esserci la Fiorentina, che sta cercando un allenatore dopo una stagione travagliata con la staffetta Iachini-Prandelli-Iachini, mentre per Fonseca ci potrebbe essere proprio il Napoli, visto che anche il suo nome è sul taccuino di De Laurentiis.

Tra le altre, ci sarà da capire se la Sampdoria vorrà andare avanti con Ranieri, che cosa faranno Verona e Spezia se perderanno Juric e Italiano, se il Sassuolo riuscirà a trattenere De Zerbi e che cosa farà il Torino per non ripetere un’annata al di sotto delle aspettative come questa.

Il campionato è in pieno svolgimento, ma il calciomercato degli allenatori è già iniziato.

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