Andrew Parsons rieletto Presidente del Comitato Paralimpico Internazionale per un terzo mandato

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Tempo di Lettura: 3 minutiAndrew Parsons rieletto Presidente del Comitato Paralimpico Internazionale per un terzo mandatoIl dirigente brasiliano ha ottenuto 109 voti sui 177 validi, superando l’altro candidato, il sudcoreano Dong Hyun Bae

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Andrew Parsons rieletto Presidente del Comitato Paralimpico Internazionale per un terzo mandato

SEUL (COREA DEL SUD) (ITALPRESS) – Andrew Parsons è stato rieletto presidente del Comitato Paralimpico Internazionale (IPC) per un terzo mandato quadriennale in occasione della Assemblea Generale dell’IPC che si è svolta a Seul, in Corea del Sud. Il dirigente brasiliano ha ottenuto 109 voti sui 177 validi, superando l’altro candidato, il sudcoreano Dong Hyun Bae, che ha ricevuto 68 preferenze. Parsons è entrato a far parte dell’IPC Governing Board nel 2009 e, dopo aver ricoperto il ruolo di vicepresidente dal 2013 al 2017, è stato eletto presidente nel 2017, diventando il terzo nella storia dell’organizzazione.

“Accogliamo con grande soddisfazione il risultato delle elezioni che confermano Andrew Parsons alla guida dell’IPC per il terzo mandato – commenta il presidente del Comitato Italiano Paralimpico, Marco Giunio De Sanctis – Lo abbiamo sempre sostenuto e, in questi anni, abbiamo condiviso con lui un percorso di collaborazione anche all’interno del Board. Siamo molto felici e convinti che si possa continuare a fare un grande lavoro insieme. Pur non avendo oggi un nostro rappresentante eletto, confidiamo che, come già discusso e concordato con il presidente Parsons, ci possa essere la possibilità di coinvolgere un nostro componente nelle principali commissioni e nei settori di maggiore rilevanza del Movimento Paralimpico”.

IPC REVOCA SOSPENSIONE RUSSIA E BIELORUSSIA

Gli atleti paralimpici russi e bielorussi potranno tornare a competere sotto le rispettive bandiere. Nell’assemblea generale di Seul, i membri del Comitato paralimpico internazionale hanno votato contro il mantenimento della sospensione parziale di Russia e Bielorussia. I due Paesi erano stati inizialmente sospesi nel 2022, a seguito dell’invasione dell’Ucraina, poi nel 2023 si era optato per una sospensione parziale, consentendo così agli atleti paralimpici di gareggiare come neutrali. Ora la revoca completa che potrebbe permettere a russi e bielorussi di prendere parte alle Paralimpiadi invernali di Milano-Cortina sotto le rispettive bandiere a patto però che anche le Federazioni internazionali che gestiscono gli sport che saranno protagonisti il prossimo marzo facciano altrettanto, revocando le rispettive sanzioni.

DE SANCTIS “MI AUGURO CHE ANCHE IL CIO SI ADEGUI”

“Mi auguro che anche il Cio si adegui, vediamo cosa accadrà nel prossimo futuro. Non sarebbe positivo che i due organismi mondiali si esprimessero in maniera diversa: servirebbe una decisione unanime. Al di là di tutto, resto convinto che gli atleti debbano poter gareggiare, mentre bandiere e inni appartengono a una dimensione più politica”. Così il presidente del Comitato Italiano Paralimpico, Marco Giunio De Sanctis, in merito alla recente decisione dell’Assemblea del Comitato Paralimpico Internazionale (IPC) di riammettere gli atleti russi e bielorussi con bandiera e inno ai prossimi Giochi Paralimpici Invernali di Milano Cortina 2026, in programma a marzo. In una nota pubblicata sul sito del Cip, De Sanctis ha inoltre espresso soddisfazione per la rielezione di Andrew Parsons alla guida dell’IPC: “Lo sport ha bisogno di regole, di chiarezza e, soprattutto, di unità, sempre nel rispetto e nella salvaguardia degli atleti”. Il numero uno del Cip ha infine ricordato come il tema delle tensioni internazionali non riguardi soltanto Russia e Ucraina: “Nel mondo purtroppo ci sono altre situazioni difficili. Penso ad esempio al conflitto tra Israele e Palestina, che avrebbe meritato una riflessione analoga”.

IL MINISTRO DELLO SPORT UCRAINO “COSÌ SI GIUSTIFICANO CRIMINI RUSSI”

“Comitato paralimpico internazionale, sei serio?”. È la domanda che campeggia sulla foto pubblicata nel profilo social di Matvii Bidnyi, ministro per lo Sport e i Giovani dell’Ucraina. Una reazione che arriva dopo la decisione assunta dall’assemblea generale dell’IPC a Seul di revocare le sospensioni di Russia e Bielorussia: gli atleti dei due Paesi, se anche le Federazioni internazionali che gestiscono gli sport invernali dovessero fare altrettanto, potrebbero gareggiare sotto le proprie bandiera già a Milano-Cortina. Scenario che Bidnyi spera venga evitato. “L’Ucraina continuerà a lottare per uno sport libero dalla propaganda russa. La posizione del Paese ospitante e del Comitato Organizzatore è cruciale, e stiamo già lavorando a stretto contatto su questo tema. Facciamo appello ai nostri partner europei, che ospiteranno i prossimi Giochi Paralimpici Invernali, affinché non permettano che la bandiera dello Stato aggressore sventoli sopra lo spazio libero e democratico mentre continua la guerra di aggressione”. Il ministro va giù duro, citando un caso di corruzione nel Parlamento Europeo (“si è saputo che un ex membro del Regno Unito ha accettato tangenti per sostenere le posizioni della Russia”) a conferma di una cultura politica da parte di Mosca che “si fonda sul disprezzo delle regole e dei valori”.

“Potremmo ancora scoprire quanti rubli sono serviti a coloro che hanno votato per restituire il diritto di giustificare, nelle arene sportive, i crimini di chi ogni giorno uccide e mutila ucraini – comprese donne e bambini – tradendo la propria coscienza e i valori olimpici”. Bidnyi, infine, non si sbilancia sulla possibilità che l’Ucraina boicotti le Paralimpiadi se dovesse essere permessa la presenza di atleti russi e bielorussi sotto le rispettive bandiere. “La decisione se partecipare o meno sarà presa collettivamente in una fase successiva, a seconda di molte circostanze. Quando prenderemo questa decisione, saremo guidati unicamente dagli interessi della nostra libera e unita Ucraina”.

– Foto IPA Agency –

(ITALPRESS).

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